“Investire in progetti mirati per prevenire disastri come questo”: così Priola si è “salvata” dall’alluvione





Quattro anni fa quello amministrato da Luciano Sciandra era stato il Comune più colpito dalla piena del Tanaro, mentre oggi ha superato senza troppe difficoltà l’emergenza: ecco perché
Quattro anni fa, nel novembre 2016, Priola era stata probabilmente la località dell’alta val Tanaro più colpita dall’alluvione, con danni incalcolabili e tanta sofferenza negli occhi dei suoi abitanti e dei suoi amministratori.
Oggi, di fronte a una nuova esondazione, Priola è il Comune meno flagellato dal fenomeno e Luciano Sciandra, alla sua seconda calamità naturale vissuta nelle vesti di primo cittadino, spiega le ragioni di questo ribaltone: “Semplicemente, le opere realizzate in frazione Pianchiosso hanno limitato di molto il pericolo. Si sono allagati pochi edifici e niente più. Nel capoluogo, invece, dove non sono state finanziati questi interventi, si sono registrate criticità legate alle coltivazioni e ai campi”.
Questo, in altre parole, significa che “laddove vi sono le risorse e si interviene con progetti mirati, il rischio alluvione può essere contenuto e noi ne siamo la dimostrazione tangibile”.
Pochi danni questa volta, dicevamo, con una situazione critica da valutare a monte del ponte di Priola, dove il fiume ha eroso una parte di terreno adiacente alle abitazioni, che, alla prossima piena, potrebbero essere travolte. “Ci lavoreremo – dichiara il sindaco –. Voglio però esprimere la mia vicinanza alla gente dei Comuni alluvionati e dire loro che si rialzeranno più forti di prima”.