La torta fina: una specialità vignolina con ingredienti del territorio
Una ricetta antichissima che caratterizza il paese. Gli ingredienti? Ciò che offre il territorio, ma la ricetta rimane un segreto.
Si chiama “tourto fino” (torta fina) la specialità vignolina che da anni caratterizza il paese. Gli ingredienti? “ciò che offrivano le nostre terre” commenta Jose, ma la ricetta rimane un segreto.
Josella Giraudo, la “regina” della torta fina, storica proprietaria della bottega di via Nittardi a Vignolo racconta:
“Un tempo tutto il paese faceva la torta fina. Si raccoglievano le nocciole e si faceva l’olio di noci. Mio papà Dalmasin aveva il forno e, quando lo accendevamo, tutti venivano a portarci le torte da far cuocere. Beh, venivano anche per far cuocere altro… Diciamo che era un punto di riferimento”.
Non solo torta fina
“A settembre la gente di Vignolo faceva anche la torta di prus, con pere “madernassa” sempre del posto. Poi, nel ’75 mia mamma Paqualina Giraudo, vinse un premio indetto dalla proloco: la torta più buona veniva prodotta da noi. A decretarlo sono stati degli esperti di Torino e noi continuiamo a produrla. Ora siamo rimasti in due a venderla”.
Nel 2009 è stato depositato il brevetto alla Camera di Commercio e ora l’eredità è in mano a due giovani che da quest’anno portano avanti il negozio.
“Ho deciso di lasciare la bottega a due giovani cervaschesi, Fabio e Gloria, sono dei bravi ragazzi con tanta voglia di imparare. Ora tocca a loro”
Fabio Martini e Gloria Armando sono i due eredi della “torta più buona di Vignolo”: “Facevo il venditore di auto, ho mollato il lavoro e ora ce la metto tutta per portare avanti quella che è un’istituzione per Vignolo” – commenta Fabio.
Stesso discorso per Gloria che affianca Fabio nella gestione del negozio e aggiunge: “è un’avventura che ci piace”.
L’idea
“Abbiamo deciso di fiondarci in questa avventura perchè crediamo in Vignolo e ci teniamo a portare avanti una tradizione di ricette che durano da 150 anni. Una sera ho detto a Gloria: “ce la sentiamo?” da lì abbiamo iniziato. Le prime settimane le abbiamo spese ad imparare il mestiere, cosa che facciamo ancora tutt’ora. Abbiamo avuto un’ottima risposta della clientela e abbiamo reagito bene ad un periodo non facile, quello del lockdown”
Cosa si mantiene e cosa cambia
“Il negozio è sempre stato un punto di incontro, forse ancora prima dell’essere un punto di vendita. All’ingresso c’è una sedia e la gente aspettava il proprio turno facendo due parole con i clienti o con noi. Questa cosa la vogliamo mantenere, come vogliamo mantenere la qualità dei prodotti fatti a mano e la reputazione di un marchio. Abbiamo aperto una pagina Facebook per farci conoscere e magari in futuro apriremo un sito internet”.
I prodotti e la famosa “ricetta segreta”:
“Non solo torta fina, facciamo anche le paste nocciolate, i biscotti, le melighette, le cucuare, la torta di prus e tanto altro. Il segreto sta anche nella qualità: gli ingredienti sono scritti nella carta dell’impacco: nocciole, burro, amaretti, biscotti, farina, uovo, zucchero, … ”
I clienti
“La clientela è affezionata al prodotto ma anche alle origini: devono sapere chi sei e da dove vieni. A noi è stata data fiducia, se la qualità è buona la clientela arriva di conseguenza”
L’altro produttore di prodotti locali è la panetteria Aime sempre di Vignolo ma ancora oggi ci sono famiglie che, nel periodo della festa di San Costanzo e non solo, producono in casa i prodotti.