Monsignor Delbosco: “Le Messe continuano ad esser celebrate”

Attività pastorali e celebrazioni liturgiche dopo il DPCM nelle diocesi di Cuneo e Fossano
In queste ore, in seguito all’ultimo DPCM del 3.11.2020, sono giunte numerose richieste di chiarimento in merito alle attività pastorali e alle celebrazioni liturgiche. Non è giunta alcuna comunicazione ufficiale alle diocesi da Roma (CEI o Ministero).
Quindi il vescovo Delbosco consultatosi con il Prefetto di Cuneo ha informato parroci e fedeli delle diocesi di Cuneo e Fossano, anche se la Granda è “zona rossa” che:
· i luoghi di culto rimangono aperti;
· non vi è alcun divieto di celebrare le sante Messe con la partecipazione del popolo. Vanno rispettate tutte le norme del protocollo tra la CEI e il Governo (distanze, sanificazione degli ambienti, mascherina, sanificazione delle mani). Faccio appello ad una scrupolosa osservanza;
· i fedeli possono visitare e partecipare a funzioni religiose nel proprio comune. Qualora debbano certificarne il motivo, si può indicare la terza opzione prevista dal modulo “altri motivi ammessi dalle vigenti normative”, specificando “visita in chiesa” o “funzione religiosa”;
· le attività liturgiche, quali la Comunione ai malati e le Confessioni individuali, certamente è possibile e doveroso assicurarle attenendosi alle normative igienico-sanitarie previste. Vi chiedo di porre particolare attenzione alle visite ai malati in casa. Occorre essere sempre muniti di mascherina e mani sanificate. E’ bene segnalare in anticipo per telefono la visita;
· le attività pastorali come i Consigli pastorali, i gruppi giovanili, la preparazione al matrimonio, gli incontri biblici, invece, poiché vige il coprifuoco dalle ore 22, sempre per un principio di cautela, è meglio sospenderle o più opportunamente proporle con collegamenti in streaming. Vanno sospese le attività in persona degli oratori, in analogia con i centri sportivi;
· le Curie diocesane continuano a funzionare regolarmente, con la raccomandazione ai sacerdoti di recarsi di persona solo quando è davvero necessario, autocertificando, in questo caso, “comprovate esigenze lavorative”.