Nuovo DPCM lunedì 2 novembre: si pensa anche alla chiusura delle scuole e ai Covid hotel

Lockdown nelle zone rosse e spostamenti vietati fra regioni sono soltanto due dei paletti attorno ai quali si sta ragionando in queste ore a Palazzo Chigi, da dove domani, lunedì 2 novembre, il premier Giuseppe Conte dovrebbe/potrebbe annunciare un nuovo DPCM, contenente misure ancora più restrittive per tentare di arrestare la corsa del Coronavirus in Italia.

In questi minuti, riferisce l’ANSA, è in corso una riunione in videoconferenza fra i ministri Roberto Speranza e Francesco Boccia, voluta da quest’ultimo insieme ai rappresentanti di Regioni, Comuni e Province. Fra i governatori collegati vi è anche il presidente del Piemonte, Alberto Cirio.

Veniamo dunque alle opzioni sul tavolo, partendo dai lockdown: non è in preventivo, salvo ribaltoni dell’ultim’ora dettati dalla curva dei contagi (che resta comunque allarmante), una chiusura totale del nostro Paese. Al momento, si ipotizza di stoppare per 14-21 giorni gli spostamenti nelle aree ove l’indice Rt è più elevato.

Il mondo del commercio e dei negozi subirà ulteriori limitazioni, ma anche la scuola, probabilmente, sarà soggetta a una stretta ulteriore, che potrebbe coincidere con l’attivazione della didattica a distanza anche per gli studenti del terzo anno della scuola secondaria di primo grado. Tradotto: lezioni in presenza soltanto fino alla seconda media.

Infine, si va verso l’allestimento di alcuni Covid hotel, al cui interno saranno ospitati i pazienti positivi al virus, così da isolarli dai loro familiari.

“I numeri sono preoccupanti e non c’è la palla di vetro”, ha dichiarato Conte: ecco, perché, il tempo incalza e le decisioni saranno, con ogni probabilità, prese già in giornata.