Piemonte da zona rossa ad arancione? Ecco cosa cambierebbe

Oggi i rappresentanti delle Regioni incontrano il Governo in videoconferenza, poi venerdì si dovrebbe fare il punto sulle aree cromatiche: in caso di allentamento delle misure, nel nostro territorio vi sarebbe qualche libertà in più…
Oggi la conferenza tra le Regioni e il Governo, nella quale i presidenti delle zone rosse chiederanno un allentamento delle misure restrittive in base ai dati numerici in loro possesso. Poi, venerdì, a 14 giorni esatti dall’attivazione delle colorazioni in Italia, dovrebbe arrivare la decisione: il Piemonte passerà all’arancione?
Certezze in tal senso non ve ne sono, dal momento che bisogna tenere conto di 21 parametri per delineare la mappa delle regioni più a rischio in termini pandemici, ma la possibilità esiste.
Se ciò accadesse, cosa cambierebbe per i cittadini?
SPOSTAMENTI LIBERI (MA SOLO NEL COMUNE) – Nella zona arancione gli spostamenti all’interno del proprio Comune sono liberi, senza autocertificazione, tra le 5 e le 22. Restano vietati, invece, i movimenti al di fuori dei confini municipali e regionali, eccezion fatta per motivazioni di lavoro, urgenza e salute.
RIAPERTURA NEGOZI AL DETTAGLIO – Con la zona arancione potrebbero riaprire i negozi al dettaglio, mentre nei fine settimana e nei giorni festivi e prefestivi rimarrebbero chiusi i centri commerciali, eccezion fatta per le farmacie, i punti vendita di generi alimentari, i tabaccai e le edicole. Chiusi, invece, bar, ristoranti, gelaterie e pasticcerie (permessi l’asporto e la consegna a domicilio).
SCUOLE – In zona arancione gli studenti del secondo e del terzo anno della scuola secondaria di primo grado potrebbero tornare in classe, tenendo però la mascherina sul volto. DAD confermata per gli alunni delle superiori.
TRASPORTI – Nessuna differenza tra rosso o arancione: in ambo i casi, la capienza massima consentita è pari al 50%.