I Radicali cuneesi soddisfatti della presa di posizione del Sindaco sul caso-Djalali
In seguito alla mobilitazione di ieri mattina di fronte al Municipio, il Segretario Filippo Blengino esprime la soddisfazione propria e del suo gruppo per l’intervento diretto del Sindaco Borgna, che si è fatto promotore della loro causa presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Nella mattinata di ieri, giovedì 10 novembre, un gruppo di associati ai Radicali Cuneo-Gianfranco Donadei, ha manifestato di fronte al Comune per chiedere la scarcerazione del ricercatore iraniano Ahmadreza Djalali, condannato a morte nel suo paese con l’accusa di spionaggio, assolutamente ingiustificata. Il Sindaco Borgna, ha deciso di appoggiare la causa dei Radicali provinciali presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, ottenendo il plauso del Segretario Filippo Blengino, espresso attraverso un post su Facebook.
“Apprendiamo ora dalla Segreteria del Sindaco che Federico Borgna si è fatto promotore del nostro appello per salvare il ricercatore Ahmadreza Djalali, condannato a morte dal regime iraniano, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri. Accogliamo con entusiasmo questa notizia,con la speranza che altri suoi colleghi possono fare lo stesso. Ieri a Cuneo abbiamo manifestato sotto il Comune proprio per chiedere che il Governo richiami immediatamente l’ambasciatore e che si attivi per salvare la vita di un innocente. Il 10 dicembre del ’48 entrava in vigore la Dichiarazione Universale dei diritti umani ma ancora oggi vengono violati fondamentali diritti umani, anche in Italia. Parlo dei tanti Stefano Cucchi, Federico Aldrovandi, Riccardo Magherini, Francesco Mastrogiovanni… Tutti morti mentre erano affidati allo Stato. Serve un radicale cambio di passo, e tentare di salvare seriamente la vita di Djalali, arrestato perché oppositore del regime politico dell’Iran, potrebbe essere una buona occasione per schierarsi apertamente a fianco dei diritti umani”.
Gli fa eco anche Alexandra Casu, nuovo membro della Direzione dell’Associazione: “Siamo speranzosi del fatto che il presidio di ieri, 10 dicembre, possa smuovere ancora di più l’opinione pubblica sulla questione dei diritti umani. In particolare nella vicenda che coinvolge il dottor Djalali. Abbiamo enormemente apprezzato il riscontro ottenuto in data odierna da parte del Sindaco Borgna. Lo ringraziamo per la sua presa di posizione, nell’ aspettativa che il governo italiano possa in tempo celere fermare la condanna a morte del ricercatore Iraniano”.