“Quella volta che i Nomadi vennero a mangiare a casa mia” il racconto del concerto a Boves del 1991
Un video pubblicato da Ivana e Adalberto Baudino rappresenta il giorno del concerto dei Nomadi il 7 luglio 1991 con interessanti e curiosi retroscena.
“Il mio sogno era quello di fare cena con loro a Castellar di Boves. Ci sono riuscita”
Boves. Il 7 luglio 1991 la band dei Nomadi, guidata da Augusto Daolio, venne a Boves in una delle numerose date del tour in provincia granda.
Potrebbe sembrare un concerto come tanti altri, ma quel giorno è stato riportato all’attenzione grazie ad un video che mostra il retroscena del concerto e l’animo festaiolo della band e dei suoi fans.
In una giornata solare estiva del 1991, Sandro Gastinelli, oggi conosciuto come autore di importanti documentari, registrò con una vecchia videocamera la giornata del concerto dei Nomadi il 7 luglio. Dalle riprese si possono notare i diversi momenti del concerto: dalla preparazione del palco, le prove, la cena, il concerto e il dopo concerto. È anche molto interessante rivedere i protagonisti del gruppo musicale, alcuni ormai morti come Agusto Daolio e Dante Pergreffi, che mostrano un lato conviviale e festaiolo: le riprese si svolgono anche durante la cena in un cortile a Castellar di Boves.
Dall’inizio
I Nomadi vennero a Boves perché chiamati da un gruppo di amici appassionati delle canzoni: “Ci abbiamo impiegato tre mesi per organizzare – commenta Ivana Giuliano, fan dei Nomadi e una delle organizzatrici di quell’evento – si era creato un bellissimo gruppo di giovani: andavamo sempre a vedere i Nomadi al Crazy o alla Pagoda (due discoteche locali, ndr) allora abbiamo deciso di portarli anche qua a Boves, nell’area mercatale. Ad organizzare l’evento eravamo una decina, alcuni di questi amici sono già mancati, purtroppo. Ci siamo arrangiati su tutti i fronti: dal palco, alla pubblicità, alla raccolta fondi e persino alla ricerca delle transenne per il concerto. Avevamo una passione in comune, la musica”
Il giorno del concerto
“Il giorno del concerto è stato bellissimo – prosegue Ivana – il mio sogno era che i Nomadi venissero a mangiare a casa nostra, a Castellar di Boves. Quell’anno ci siamo riusciti, dissi a mia mamma “fai la polenta per cena”. Lei era più emozionata di me: “Io i Nomadi li vedo sempre al Festival o in televisione, quel giorno averli lì mi ha emozionato tanto” mi disse. Sono davvero molto contenta di aver realizzato quel sogno, anche perché è stato tutto documentato grazie ad un nostro amico appassionato di video”
Il video
“Quel giorno abbiamo deciso di documentare tutto il concerto, anche i momenti di preparazione con una telecamera. Allora il nostro amico e organizzatore Sandro Gastinelli ha registrato tutta la giornata e ha montato un video che per 29 anni ho tenuto nel cassetto di casa…”
La scelta
La decisione di pubblicare su Facebook il video è arrivata dopo un confronto anche con i parenti degli organizzatori che non ci sono più: “Ho contattato tutti i famigliari degli amici che sono stati ripresi e ho chiesto loro il permesso di pubblicare il video su internet. Hanno accolto tutti positivamente l’iniziativa, anche Sandro, allora ho deciso di renderlo pubblico dopo 29 anni che lo possedevo”
Il gruppo dei Nomadi lo ha ripostato
“Qualche giorno dopo ci ha scritto l’ufficio stampa dei Nomadi per informarci che sarebbe stato pubblicato sulla pagina Facebook ufficiale della band. Siamo stati molto contenti dell’iniziativa e devo dire che il video ha suscitato un successo notevole”.
Cosa si vede nel video?
“Il video dura circa 30 minuti e si vedono diverse scene del concerto e della cena, un ricordo su tutti è quello di Luca Pellegrino, il bambino che sale sul palco durante la serata. Quel giorno Augusto giocava con lui e gli faceva i dispetti, tirandogli giù i pantaloni. Luca si divertiva a stare con loro tant’è che voleva salire in macchina insieme. Si era intestardito e così fece.
Durante il concerto, mentre Augusto cantava “Il vecchio e il bambino” si può notare dal video come il gioco di tirargli giù i pantaloni continuò anche sul palco”.
La passione per i Nomadi
“Io e mio marito (Adalberto Baudino, ndr) abbiamo seguito sempre i concerti: partecipavamo a circa 30/40 eventi l’anno. Ci piaceva il contesto festaiolo e di conoscenze nuove che si creavano ai loro concerti, artisti privi di ogni celebrità, tanto da poter chiacchierare con loro a fine esibizione. Erano e sono semplici. Per questo ci piacciono. E poi i contenuti delle canzoni sono potentissimi. La nostra canzone preferita? ASIA”.
Una storia
“Una storia che ci teniamo a ricordare, sempre in virtù della semplicità, è quando io e mio marito siamo andati a Novellara per andare a trovare Beppe Carletti e abbiamo incontrato anche Augusto Daolio. Gli abbiamo chiesto di darci qualche consiglio sui luoghi da visitare nelle vicinanze. Lui prese un foglio e ci descrisse tutti i luoghi e poi ci fece un disegnino simpatico, che noi ricordiamo con affetto”.
La passione continua…
“Facciamo parte di una tribute band chiamata Controvento, di cui fa parte nostro figlio Simone, che è riconosciuta anche dai Nomadi. Con Beppe Carletti abbiamo avuto più occasioni per incontrarci, ci conosciamo ormai da trent’anni”.