Dinosauri in Val Maira, ne ha parlato a Geo&Geo il professore Massimo Delfino
In un collegamento da Torino, il paleontologo ha spiegato i ritrovamenti sull’altopiano della Gardetta. Anche il “Guardian” ha citato la Val Maira in un articolo di qualche giorno fa.
Val Maira. E’ andato in onda questo pomeriggio, martedì 26 gennaio, il servizio su “Geo&Geo” (rai3) riguardante i ritrovamenti fossili nell’altopiano della Gardetta, in val Maira. La notizia, che ha fatto il giro del mondo, è apparsa anche sul “Guardian”.
Continuano a far parlare di sè le impronte trovate in alta Val Maira dai geologi Enrico Collo e Michele Piazza. In collegamento con gli studi Rai di Torino c’era il professore Massimo Delfino del dipartimento delle scienze della terra dell’Università degli studi di Torino.
La data delle impronte risalte a circa 250 milioni di anni fa, quando l’altopiano della Gardetta non era a 2.200 metri di dislivello ma (probabilmente) in riva al mare: “Sicuramente non esistevano le alpi – commenta il professore Massimo Delfino – Le impronte sono state ritrovate da Enrico Collo e Michele Piazza, due geologi che stavano studiando le rocce della Valle Maira. Sono emerse le prime impronte 12-13 anni fa e l’associazione culturale “Escarton” ha promosso lo studio geologico insieme al dipartimento delle scienze della terra all’Università di Torino”. E’ possibile rivedere la puntata su RaiPlay.
L’Isochiroteriumgardettensis, nome tecnico del rettile, ha fatto parlare molto di sè anche su riviste scientifiche mondiali. Sul noto giornale inglese “The Guardian” è apparso un articolo il 15 gennaio firmato da Angela Giuffrida che proponiamo qui.