Sindaco di Ceva accusato di inefficienza si difende: “Fatte molte cose, qualcuno vuole metterci in cattiva luce”
“Mi auguro vivamente che tutto questo non si riconduca all’azione di qualche trombato dell’ultima tornata elettorale che meschinamente, strumentalizzando i legittimi dubbi e incertezze di alcuni cittadini, vorrebbe mettere inutilmente in cattiva luce un’amministrazione che con mille difficoltà congiunturali sta lavorando bene”
“Ricevere una lettera da un gruppo di 13 persone, in gran parte senza le relative firme (solo sette) e con scarsa corrispondenza tra le stesse e i 13 nomi battuti a macchina, in cui si lamentano inefficienza e scarso impegno, lo trovo quanto mai ingeneroso”.
Non usa mezzi termini Vincenzo Bezzone, sindaco di Ceva, per commentare la “denuncia” che un presunto comitato di cittadini gli ha recapitato nelle scorse ore.
Il primo cittadino ha rilasciato una lunga dichiarazione mediante la quale ricorda tutto ciò che è stato fatto a partire dal suo insediamento: la riportiamo integralmente di seguito.
VINCENZO BEZZONE, SINDACO DI CEVA.
“Il 27 maggio 2019 i cebani hanno conferito democraticamente un mandato di rappresentanza all’attuale amministrazione in carica, che ha onorato questa fiducia nel miglior modo possibile e soprattutto nell’interesse dei cittadini. Da allora sono state affrontati una serie di eventi calamitosi e più precisamente nell’ordine: una tromba d’aria (agosto 2019), una serie di smottamenti e frane causate da piogge torrenziali che hanno prodotto l’interruzione delle più importanti vie di comunicazione (novembre 2019), prima ondata di pandemia di Coronavirus (febbraio 2020) con piccola tregua nell’estate successiva, seconda ondata pandemica Covid tuttora in corso (settembre 2020), esondazione del fiume Tanaro contemporaneamente alla pandemia (2 e 3 ottobre 2020). Ebbene, tutti questi avvenimenti sono stati gestiti con la massima serietà e dedizione, in funzione dell’attenzione e della sicurezza per i cittadini, senza l’ausilio di alcun comitato.
L’ultima calamità citata è stata gestita con il massimo impegno, riportando viabilità e servizi alla normalità, in un arco temporale di 10 giorni. Le principali azioni messe in atto sono state: 1. coordinamento delle principali forze di Protezione Civile, comuni volontari, personale della Provincia, della Regione e degli uffici comunali, che ringrazio ancora di cuore: 2. ordinanze del sindaco che hanno permesso di effettuare i disalvei (nonostante una normativa piuttosto ostativa in tal senso); 3. ripristino e messa in sicurezza del ponte provinciale; 4. ripristino degli istituti scolastici di ogni ordine e grado; 5.ristrutturazione mirata degli argini danneggiati con la loro relativa messa in sicurezza (forse questo intervento è sfuggito agli scriventi, che lo richiedono dopo due mesi dalla sua realizzazione); 6. presentazione di un progetto da circa un milione di euro inviato al ministero per la ricalibratura degli argini e un conseguente maggior grado di sicurezza per l’asta fluviale del centro urbano; 7. proposta di uno studio di valle a iniziare dalle quote sorgive del fiume, in collaborazione con le università di Torino e Parma, per future progettazioni mirate alla mitigazione delle piene e la messa in sicurezza dell’intera vallata; 8. raccogliere e inviare alla Regione e di conseguenza al Governo centrale le richieste di indennizzo di imprese e privati cittadini. Il Comune, in relazione a questi provvedimenti, ha effettuato oltre 700mila euro di lavori di somma urgenza, rientrando per il momento, solamente di un quarto dell’esborso.
Faccio presente, inoltre, che il Comune di Ceva dispone di un sistema di allertamento della popolazione all’avanguardia che ci ha consentito di limitare i danni, ma soprattutto di evitare perdite in termini di vite umane. Tale sistema fu presentato in assemblea pubblica e sui principali mezzi di comunicazione già nel 2018. Tuttavia, è logico che l’iscrizione è discrezionale, pertanto chi la rifiuta evitando di lasciare i riferimenti con cui essere contattato, si assume il rischio della propria scelta.
Ben vengano i confronti costruttivi, ma per essere tali devono essere portati avanti con richieste contestualizzate alla loro fattibilità. In ogni caso, permettetemi alcune riflessioni. Inoltrare le istanze attraverso consiglieri di opposizione, come menzionato sulla vostra missiva, comporta il fatto che gli stessi, di cui elogio la conduzione del proprio ruolo, non dispongono di informazioni di prima mano, a differenza del sindaco e della Giunta. Inoltre, il sindaco è presente diverse ore e tutti i giorni nel proprio ufficio comunale, disponibile a ricevere chiunque. L’incontro personale a mio avviso è sempre preferibile, in quanto più efficiente, costruttivo e chiarificatore, rispetto a un asettico comunicato alle testate giornalistiche e ai media in genere, che in molti casi rischia di aumentare i problemi senza risolverli.
A meno che, e mi auguro vivamente di no, tutto si riconduca all’azione di qualche trombato dell’ultima tornata elettorale che meschinamente, strumentalizzando i legittimi dubbi e incertezze di alcuni cittadini, vorrebbe mettere inutilmente in cattiva luce un’amministrazione che con mille difficoltà congiunturali sta lavorando bene”.