Vaccino, ritardi anche da AstraZeneca: “Problema tecnico nella produzione”. Conte furioso: “Faremo azione legale”
Dopo lo slittamento delle consegne di Pfizer-BioNTech, giungono notizie negative anche sul vaccino sviluppato con l’università di Oxford e l’Irbm di Pomezia: all’UE meno della metà delle dosi preventivate
Si susseguono senza soluzione di continuità le notizie negative in merito ai vaccini anti-Covid: dopo i ritardi nelle consegne da parte di Pfizer-BioNTech, anche AstraZeneca ha annunciato che i primi invii saranno quantitativamente inferiori alle aspettative iniziali.
Il vaccino sviluppato con l’università di Oxford e luIrbm di Pomezia e in approvazione il prossimo 29 gennaio sarà dunque disponibile con volumi ridotti: “Abbiamo registrato la riduzione dei rendimenti in un sito di produzione all’interno della nostra catena di fornitura europea“, ha dichiarato un portavoce di AstraZeneca al Guardian, spiegando che a febbraio e marzo saranno fornite decine di milioni di dosi all’Ue.
Quest’ultima, tuttavia, non ha accolto favorevolmente la notizia; si aspettava, infatti, che AstraZeneca fornisse 100 milioni di dosi nel primo trimestre nel 2021, mentre i numeri saranno nettamente più bassi: si parla di meno della metà.
Infuriato il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte: “Faremo azioni legali, c’è in ballo la vita degli italiani”.