Caramelle per scoprire la positività al Coronavirus? Dagli USA la novità per lo screening delle persone esposte
Il gruppo di ricercatori ha ricevuto 305mila dollari di finanziamento dal National Institutes of Health
Caramelle dure utili a comprendere se si è positivi al Coronavirus: un metodo decisamente insolito, ma che parrebbe funzionare. Lo rivela uno studio condotto dai ricercatori della Ohio State University, secondo cui potrebbe essere questa la soluzione per sottoporre a screening le persone esposte al contagio.
Come funziona il procedimento? Vengono innanzitutto utilizzate otto caramelle dure dello stesso colore, ma con gusti diversi. I partecipanti dovranno identificarne l’odore e il gusto ogni giorno per tre mesi. Qualora uno dei loro sensi dovesse smettere di funzionare, una app li avviserà di entrare in quarantena e saranno sottoposti a tampone.
Perché sono state scelte proprio le caramelle dure? Esse attivano due percorsi olfattivi: uno ortonasale, l’altro retronasale. “Si valutano anche la dolcezza e l’acidità, che rappresentano la componente del gusto“, ha dichiarato Christopher Simons, professore associato di scienza e tecnologia alimentare presso l’Ohio State University, convinto di avere tra le mani uno strumento efficace per il monitoraggio a lungo termine.
Il gruppo di ricercatori ha ricevuto 305mila dollari di finanziamento dal National Institutes of Health.