Riapertura palestre e piscine, via libera del Cts: regole, divieti e date
Tante le misure introdotte. Un esempio? La distanza interpersonale in palestra dovrà essere di almeno due metri, mentre in caso di sport in acqua dovrà crescere sino a dieci metri
Palestre e piscine prossime alla riapertura? Il protocollo del Cts (Comitato tecnico scientifico) c’è già e sarà il nuovo Governo, per la cui formazione è stato incaricato l’ex presidente della Banca Centrale Europea, Mario Draghi, a stabilire se e quando applicarlo.
Allo stato attuale delle cose, la scadenza dell’ultimo DPCM Conte è fissata per il prossimo 5 marzo, ma questo non significa automaticamente che gli impianti natatori e i centri sportivi potranno togliere il lucchetto dal giorno seguente.
Secondo il protocollo, in zona rossa si continuerà fare attività fisica individualmente e all’aperto, mentre in zona arancione le palestre, le piscine e i centri sportivi potrebbero riaprire. Consentite le attività sportive di base individuali – anche nell’acqua – e quelle dilettantistiche, non di squadra né di contatto (per queste ultime due categorie di sport sono consentiti gli allenamenti solo individualmente). Infine, in area gialla sono permessi anche gli allenamenti per gli sport di contatto, di squadra e di base.
Quali sono, invece, le regole per la riapertura delle palestre e delle piscine? La distanza interpersonale dovrà essere di almeno due metri, mentre in caso di sport in acqua dovrà crescere sino a dieci metri. Le attrezzature utilizzate dovranno essere sanificate al termine del loro uso e i tappetini per la ginnastica dovranno essere personali. No alle docce, ammessi solo bicchieri monouso o bottiglie personali. Gli indumenti, poi, dovranno essere riposti dentro i propri zaini o borse.