Il progetto “Pedalando tra le Aquile” di Giovanni Panzera riprende il volo attraverso i Pirenei
La traversata in bicicletta 2021 del documentarista cuneese partirà a luglio e seguirà un percorso che lo porterà dai Pirenei alle Alpi. Terza edizione del progetto dopo la Traversata delle Alpi e quella degli Appennini, sempre all’insegna il motto di Giovanni: “Quando la strada sale, io non mi nascondo”.
“Pedalando tra le Aquile” è pronto a riprendere il volo. Il progetto, ideato e portato avanti dal documentarista cuneese Giovanni Panzera, titolare della Panzera Communications, ha ormai raggiunto la sua terza edizione, dopo la traversata delle Alpi da Trieste a Monte Carlo del 2019 e quella dall’Etna al Monviso della scorsa estate. Il tracciato di quest’anno vedrà la partenza di Giovanni da Cabo Higuer, il punto più orientale del Mar Cantabrico dove inizia la catena pirenaica. Dopodiché il 55enne documentarista cuneese scalerà, con la sua fida bicicletta e l’inconfondibile carrellino, le più belle e importanti salite delle montagne di Spagna e Francia, fino a raggiungere la città di Cuneo ‘’capitale delle Alpi del Mare”. Un’avventura lunga 2700 km. e ben 100 salite da scalare.
Abbiamo chiesto a Giovanni come procedono gli allenamenti, considerando questi periodi particolari: “Prima di questa apertura, oltre all’allenamento indoor sui rulli mi accompagnavo ad uscite “comunali” che vedevano un percorso che si sviluppava in tutte le frazioni, compiendo un anello di 60 km che ripetevo più volte. Ora finalmente posso allungare i percorsi e soprattutto frequentare le salite in montagna, il migliore allenamento.
Pedalando tra le aquile, è un progetto a cui tengo molto perché oltre all’aspetto sportivo, di grande importanza sia per le difficoltà che la lunghezza dei percorsi, è una grande opportunità per conoscere e documentare i luoghi attraversati, con la loro storia, cultura, tradizioni, economia e soprattutto attraverso gli incontri umani. Tutto ciò si traduce poi nella realizzazione di documentari e reportage televisivi che vanno in onda su emittenti televisive nazionali viste da milioni di persone e tutto ciò è motivo di grande soddisfazione”.
Un progetto, dunque, che unisce la passione sportiva di Giovanni alla competenza sua e di suo fratello Teresio nella professione di documentaristi, che portano avanti con successo da ben 26 anni. Una professionalità che ha portato i due fratelli a girare reportage in giro per il mondo, ma che non li ha mai allontanati davvero dalla loro terra, che puntano sempre a valorizzare il più possibile attraverso il loro lavoro: “Il legame con la nostra terra è forte e in questo lavoro di documentaristi abbiamo sempre cercato di proporre reportage che mettessero in luce il nostro territorio affinché in tutta Italia lo possano conoscere e venire, in seguito, ad ammirarlo e visitarlo; oggi è importante allargare sempre più la platea non è più sufficiente che le cose le diciamo tra di noi ma è fondamentale aprirsi a 360°, solo così il turismo potrà ripartire”.
La traversata dei Pirenei coincide con uno dei periodi più difficili della storia contemporanea, con le conseguenze del Covid che sono, di fatto, impronosticabili. Il percorso di Giovanni, da questo punto di vista, ha l’obiettivo di essere un segno di speranza e di incoraggiamento per tutti: “Non dobbiamo lasciarci abbattere e demoralizzare, continuiamo a lottare per vedere la luce in fondo al tunnel, perché “quando la strada sale non dobbiamo nasconderci ma affrontarla con tutte le nostre forze”.
Con la sua solita carica di entusiasmo, passione, professionalità e decisione, Giovanni Panzera si appresta a dar vita, a partire da luglio, alla sua terza avventura ciclistica in tre anni, come sempre all’insegna del rispetto della natura e dei rapporti umani. “Pedalando tra le Aquile” è pronto a spiccare nuovamente il volo, questa volta tra Spagna, Francia e Italia.