Nuovo decreto Draghi: dal 7 aprile lockdown soft, no zone gialle, vietate le visite in zona rossa
Il testo prevede la possibilità entro la fine del mese corrente di apportare modifiche alle misure adottate con specifiche deliberazioni del Consiglio dei Ministri
Nelle scorse ore il Consiglio dei Ministri ha approvato il nuovo decreto Draghi, le cui misure resteranno in vigore dal 7 al 30 aprile (con la possibilità di eventuali variazioni attraverso specifiche deliberazioni governative).
Cosa cambia? Sostanzialmente, molto poco. L’Italia rimane in lockdown soft per un mese (non ci saranno zone gialle a meno di clamorose flessioni della curva epidemiologica), mentre resterà in vigore la formula dell’area rossa automatica qualora l’incidenza superi i 250 casi settimanali ogni 100mila abitanti.
Vietate le visite nelle zone rosse, mentre in quelle arancioni sarà consentito uno spostamento giornaliero verso una sola abitazione privata in ambito comunale.
Segnaliamo inoltre di seguito le tre principali novità introdotte mediante questo decreto.
SCUOLA. Dal 7 al 30 aprile attività in presenza per la scuola dell’infanzia, la primaria e il primo anno della secondaria di primo grado. Per i successivi gradi di istruzione, lezioni frontali dal 50% al 75% della popolazione studentesca in zona arancione, mentre in zona rossa resterà in vigore la DAD.
VACCINI. Il decreto Draghi esclude qualsiasi responsabilità penale del personale medico-sanitario incaricato della somministrazione dei vaccini anti-Covid per quanto riguarda delitti di omicidio colposo e di lesioni personali colpose commessi nel periodo emergenziale.
VACCINI SUL PERSONALE SANITARIO. Il decreto Draghi prevede l’assolvimento dell’obbligo vaccinale da parte del personale medico e sanitario. In caso di inottemperanza, saranno adottate contromisure, quali l’assegnazione a diverse mansioni e, addirittura, la sospensione della retribuzione.