Alba capitale della cultura d’impresa 2021, da ora e sino a dicembre si passa ai fatti
Il programma illustrato durante l’incontro nel Pala Alba Capitale trasmesso in streaming, con il videosaluto di Carlo Bonomi
Di qui all’anno nuovo, con la fisiologica pausa agostana, si succederanno gli eventi di Alba Capitale della Cultura d’Impresa 2021, il cui programma è stato svelato durante l’incontro, indetto nella grande tensostruttura allestita in piazza San Paolo che ospiterà molti degli appuntamenti, circa 130, di un calendario assai denso.
Giuliana Cirio, direttore di Confindustria Cuneo che ha condotto la serata, ha parlato, a proposito della scelta di cimentarsi nella organizzazione della manifestazione, di “arzigh”, un termine piemontese non traducibile in italiano che significa in senso lato azzardo, ma con un tono assai più positivo e propositivo. È stata affrontata questa “scommessa” sentendo il dovere di rappresentare una storia e una vicenda economica e umana che in mezzo secolo ha portato una terra afflitta dalla malora a diventare protagonista nel mondo, anche in come modello. Questo anno ricco di eventi si rivolge, ha ricordato Giuliana Cirio alle imprese, ma anche alla collettività tutta, locale e non solo: l’industria vuole parlare con il territorio.
Un pensiero è stato dedicato, con uno scrosciante applauso, alla signora Maria Franca Ferrero, attesa ospite d’onore dell’evento, la quale non ha potuto presenziare a causa di un contrattempo. Il Direttore di Confindustria Cuneo, soffermandosi su ciò che l’azienda e la famiglia Ferrero rappresentano per il territorio, ha parlato di “eleganza del bene” impersonata al meglio dalla signora Maria Franca anche in quanto presidente della Fondazione creata dal compianto marito Michele, ente convinto sostenitore di Alba Capitale della Cultura d’Impresa 2021.
È stato proiettato il videomessaggio del presidente nazionale di Confindustria, Carlo Bonomi, il quale ha annunciato la presenza in persona il 18 giugno, in occasione dell’Assemblea annuale dell’Associazione territoriale cuneese che si svolgerà proprio ad Alba.
Bonomi ha elogiato la città e il territorio che hanno conquistato la “fascia” di Capitale della Cultura d’Impresa, ricordando quanto realizzato dalle aziende industriali locali e italiane nel periodo dell’emergenza sanitaria che ha costretto a procrastinare di un anno la manifestazione e sottolineando che il Sistema Confindustria, come fece dopo la fine della seconda guerra mondiale, si è confermato un attore di primo piano per avere fiducia nel futuro e contribuire al rilancio economico e sociale del Paese, facendo del cambiamento un’opportunità.
Questa è la cultura d’impresa, secondo il presidente Bonomi.
È un modo di essere che coniuga il rispetto del passato con lo slancio verso il domani e l’apertura al cambiamento, non lasciando indietro nessuno, per migliorare il benessere di tutti. Di qui la citazione dell’esempio fulgido della Ferrero, anche per la forte attenzione ai temi etici e sociali, azienda che però non è unica, in quanto il territorio albese è costellato di tantissime piccole e medie realtà illuminate, le quali hanno scritto pagine importanti di cultura industriale, entrate a far parte della storia nazionale e internazionale.
«Alba è terra di resistenza e resilienza, di uomini e donne di valore che, con il proprio lavoro, producono valore sociale ed economico, interpretando pienamente il significato di fare impresa attraverso la cultura, l’innovazione e il coraggio, caratteristiche ben esemplificate dal programma che oggi inauguriamo», ha concluso Carlo Bonomi.
Poi al microfono si sono succeduti Mauro Gola, presidente di Confindustria Cuneo, Marco Gay, presidente di Confindustria Piemonte, e Carlo Robiglio, presidente della Piccola Industria di Confindustria.
Gola, la cui intera squadra, composta dai vicepresidenti, era presente al “Pala Alba Capitale”, ha inviato un saluto e un caloroso augurio a Giandomenico Genta, presidente della Fondazione Crc, alle prese con problemi di salute.
Per il Presidente di Confindustria Cuneo cultura d’impresa vuol dire innovazione, responsabilità e creatività, ma anche presenza positiva nel tessuto sociale, avendo la percezione di obiettivi che vanno al di là del mero profitto, con le persone che sono e restano elementi fondamentali.
Robiglio, che ha fatto parte della giuria che ha attribuito il titolo di Capitale della Cultura d’Impresa, ha spiegato che non è stato difficile incoronare Alba, per la ricchezza e la completezza del dossier di candidatura. Inoltre ha ricordato che a inizio novembre la città delle cento torri ospiterà il Forum nazionale della Piccola Industria, con la partecipazione di migliaia di imprenditori di tutta la penisola.
Gay ha evidenziato che Alba testimonia come un territorio di ridotte dimensioni abbia le carte in regola per divulgare l’istinto di una cultura d’impresa di cambiare il Paese, e ciò vale in particolare in questo momento storico, per far crescere il “made in Piemonte” e il “made in Italy” nel mondo.
Per la Regione, oltre al presidente Alberto Cirio, hanno parlato Andrea Tronzano, assessore regionale all’industria, all’artigianato, alle imprese cooperative e alle attività estrattive, e Luigi Genesio Icardi, assessore alla sanità, il quale ha annunciato che a giugno in Piemonte arriveranno 25 milioni di dosi di vaccini, dopo aver evidenziato il supporto delle aziende che diventeranno hub per l’inoculazione del siero ai dipendenti e ai loro familiari.
Il Governatore, dopo aver esaltato l’albesità, il cui completo significato si comprende sono se si è albesi, si è soffermato sul coraggio di fare e di osare che contraddistingue la gente di un territorio in cui la cultura d’impresa ha un qualcosa di genetico.
Cirio si è richiamato alla medaglia d’oro attribuita ad Alba per i fatti resistenziali, frutto di un amore per la libertà che mai verrà meno, e ha chiuso con un accenno alla campagna vaccinale, fondamentale per ripartire, dicendosi certo che il Piemonte potrà esserne all’avanguardia, e questo anche grazie all’apporto delle aziende dettesi disponibili a ospitare la somministrazione del siero.
Il presidente della Provincia di Cuneo, Federico Borgna, ha definito la manifestazione albese una ripartenza ideale verso la nuova normalità post pandemia. Servono voglia di fare e determinazione, caratteristiche della nostra gente, accanto alla capacità di fare squadra, come l’organizzazione di Alba Capitale della Cultura d’Impresa dimostra. Da qui può nascere un enzima positivo per la ripresa della crescita del sistema nazionale.
Carlo Bo, Carlotta Boffa ed Emanuele Bolla, rispettivamente sindaco, vicesindaco (e assessore alla cultura) e assessore al turismo di Alba, hanno espresso il grande orgoglio della città e dell’Amministrazione civica per l’opportunità di ospitare la manifestazione nei prossimi mesi, sottolineando il potenziale ulteriore richiamo per i flussi turistici e l’occasione di celebrare i tanti spunti culturali di cui la città è stata ed è culla.
Hanno portato un saluto Caterina Bima e Francesco Cappello, vicepresidenti rispettivamente della Fondazione Crt e della Fondazione Crc, enti da sempre vicini al territorio, essendo pronti a sostenerne lo spirito di innovazione e di crescita.
Giuseppe Incarbona, presidente della Sezione Cultura e Intrattenimento di Confindustria Cuneo, all’interno del suo discorso ha letto il sentito messaggio di saluto del ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini.
Sono state molto apprezzate le parole di Claudio Burlando, componente del Gruppo Tecnico Cultura nazionale di Confindustria e ideatore del logo delle Capitali della Cultura d’Impresa, e di Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, anche lei componente del Gruppo Tecnico e presidente della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo.
Marcello Pasquero, direttore organizzativo della manifestazione, ne ha sunteggiato il programma.
Altrettanto ha fatto, a proposito del festival Circonomia, i cui appuntamenti fanno parte integrante del calendario di Alba capitale, Roberto Cavallo, amministratore delegato della cooperativa Erica.
È toccato, quindi, alle anticipazioni sul docufilm “Un passo alla volta”, a proposito del quale grande è l’attesa per la “prima” prevista a luglio, con la proiezione del nuovo teaser e l’intervento del regista, il torinese Max Chicco.
Ha parlato del suo progetto teatrale anche Paolo Tibaldi, autore di una rappresentazione, “Lo straordinario”, che debutterà in autunno al Teatro sociale, potendo contare sulla voce fuori campo di Massimo D’apporto.
Filippo Taricco ha presentato l’edizione 2021 di Collisioni che, tra l’altro, a luglio porterà ad Alba Paolo Conte e Liliana Allena, presidente dell’Ente Fiera internazionale del tartufo bianco d’Alba, ha proposto alcune anticipazioni sugli eventi di maggior richiamo della kermesse autunnale albese.
A chiudere gli interventi è stato Antonio Calabrò, presidente di MuseImpresa, l’Associazione Italiana Archivi e Musei d’Impresa che riunisce musei e archivi di grandi, medie e piccole imprese del nostro Paese.
Il programma completo è riportato sul sito alba2021.confindustriacuneo.it, tramite il quale si possono effettuare le prenotazioni per gli eventi in presenza che si svolgeranno nelle prossime settimane e nei prossimi mesi.