Evadevano completamente il fisco: finanzieri Mondovì stanano 170 “badanti sbadate”
Sono stati sottratti a tassazione, nelle varie annualità sottoposte a controllo, ben 5 milioni di euro corrispondenti ad un’imposta evasa che supera il milione di Euro
Anche in questi mesi di emergenza epidemiologica, continua in maniera incessante l’attività delle Fiamme Gialle della “Granda” volta alla repressione dei maggiori fenomeni di illegalità economico-finanziaria. In questo caso, i finanzieri della Compagnia di Mondovì hanno individuato 170 collaboratrici familiari e/o domestiche, sia italiane che straniere, che avevano “dimenticato” totalmente di presentare la dichiarazione dei redditi.
La complessa operazione nel settore della Tutela delle Entrate dello Stato, portata a compimento dai militari monregalesi, ha permesso, infatti, di individuare una notevole “sacca di evasione”, basata sul un rilevate volume di redditi non dichiarati e la conseguenziale evasione d’imposta.
Sfruttando l’attività di intelligence sul territorio di competenza nonchè il ricco patrimonio informativo a disposizione dei militari, basato anche su databasesempre più performanti, è stato possibile intercettare un numero cospicuo di “badanti” che, pur essendo state regolarmente inquadrate dal punto di vista lavorativo, non hanno poi “sbadatamente” provveduto a dichiarare i redditi quando questi superavano gli 8.000 Euro, soglia per la quale scatta tale obbligo. Sono stati così sottratti a tassazione, nelle varie annualità sottoposte a controllo, ben 5 milioni di Euro corrispondenti ad un’imposta evasa che supera il milione di Euro.
Questa tipologia di attività ispettiva della Guardia di Finanza si inserisce nel più ampio spettro della Tutela delle Entrate dello Stato che, soprattutto in questo momento storico, a sua volta, deve far fronte ad uscite straordinarie ed inedite per contrastare la crisi conseguente alla pandemia in atto.
Il settore, peraltro, risulta particolarmente sensibile considerando le difficoltà che hanno coinvolto le RSA a causa del COVID-19 e che hanno indotto una vasta schiera di anziani, pertanto appartenenti una fascia di popolazione particolarmente debole e colpita, al ricorso dell’assistenza domestica.