I Radicali cuneesi sull’ordinanza anti-alcolici del Sindaco: “Atto inutile e proibizionista”
L’Associazione Radicali Cuneo – Gianfranco Donadei, che non aveva gradito già l’ordinanza simile dello scorso agosto, si è espressa molto negativamente sulla decisione del sindaco Borgna che vieta il consumo di alcolici in Corso Giolitti e nei dintorni della stazione.
Ieri il Sindaco di Cuneo, Federico Borgna, ha emanato un’ordinanza in cui vieta il consumo di alcolici nell’area di Corso Giolitti ed intorno alla stazione, riproponendo un simile atto sperimentato ad agosto del 2020. Il provvedimento non è piaciuto ai Radicali cuneesi, che l’hanno bollato come “inutile atto proibizionista”.
Dichiara Filippo Blengino, Segretario di Radicali Cuneo: “Aridaje! Il Sindaco Borgna ormai è entrato, a pieno titolo, nel ruolo di sceriffo, con plausi dalla destra cuneese e da gente alla Boselli, che pur di raccattare voti non so che farebbero! Il degrado non si risolve con il proibizionismo o fomentando le lecite paure degli abitanti, con cui si dovrebbe invece dialogare. Il Sindaco dichiara che vietare di bere bevande alcoliche seduti sulle panchine è un modo per la tutelare la salute di tutti, in un periodo di pandemia. Chi non potrà bere sulle panchine all’aperto lo andrà a fare nei bar o, con più rischi a livello sanitario, al chiuso. Mi sembra un provvedimento simile a quello che prevedeva la rimozione delle panchine per evitare che i senzatetto ci dormissero sopra. Non si risolvono i problemi del degrado con i divieti e nascondendo le persone in difficoltà. Qui in nome del consenso ormai si fanno le peggio cose: penso, ad esempio, al centro vaccinale realizzato al Movicentro, con il non troppo nascosto obiettivo di non permettere senzatetto di dormirci. E non venite a raccontare che era il posto migliore perché vicino all’ospedale, con decine di palestre deserte in città. Non mi pare che altri centri in zone limitrofe a Cuneo siano adiacenti all’ospedale e non a caso ora troviamo questi poveracci bivaccare in condizioni sanitarie ancora peggiori, lungo i fiumi di Cuneo. I problemi vanno risolti affrontandoli seriamente, non cavalcando i mal di pancia della popolazione, emanando ordinanze proibizioniste. Perlopiù è ancora in vigore il coprifuoco alle 22! In base alle condizioni e alle risorse economiche valuteremo un ricorso al TAR“.