Il Piemonte, prima regione d’Italia con montagne “covid free”
Sono 90 i comuni cuneesi inclusi nella fascia a priorità alta. Parametri discutibili che fanno già discutere
“Il Piemonte sarà la prima regione d’Italia a rendere le sue montagne “Covid free”, vaccinando tutti coloro che vivono e lavorano nei comuni montani del territorio, analogamente a quanto fatto con le isole minori e secondo quanto previsto dal Piano vaccinale nazionale per le aree che presentano presidi sanitari minimi. Il miglior invito per i turisti che da sempre amano le nostre montagne a trascorre le proprie vacanze sulle vette del Piemonte!”
Con queste parole Alberto Cirio ha comunicato la scelta importante della Regione al termine della conferenza stampa di ieri, mercoledì 19 maggio, in cui sono stati definiti alcuni parametri, basati su altitudine e tempo per raggiungere il presidio sanitario, che danno vita alla mappa dei comuni che saranno vaccinati per intero, indipendentemente dalla fascia d’età dei residenti. Questi i requisiti: per le aree alpine saranno compresi i Comuni sopra i 700 metri di altitudine, quelli tra i 600 e i 699 che distano più di 25 minuti dall’ospedale secondo le tabelle stilate dal 118 e quelli assimilabili per “omogeneità territoriale”, ovvero quelli che per caratteristiche di marginalità possano essere considerati come i Comuni montani. Per le aree appenniniche e di alta collina saranno compresi invece i Comuni sopra i 500 metri di altitudine, quelli tra i 400 e i 499 che distano più di 25 minuti dall’ospedale e, anche in questo caso, quelli assimilabili per “omogeneità territoriale”.
Scelte che già fanno discutere come emerge dal commento di Roberto Colombero, presidente Uncem Piemonte: “Ci risiamo. Basta con classificazioni di comuni montani fatte ogni volta con criteri diversi. O un comune è montano, e di conseguenza rientra nell’applicazione degli interventi, o non lo è. L’abbiamo già vissuta sui fondi Snai per attività produttive. Piantiamola con classificazioni ad hoc che creano solo polemiche e malumori.”
Sono 90 i comuni cuneesi inclusi nella fascia a priorità alta: Acceglio, Aisone, Albaretto della Torre, Alto, Argentera, Arguello, Bagnasco, Battifollo, Bellino, Belvedere Langhe, Benevello, Bergolo, Bosia, Bossolasco, Briga Alta, Camerana, Canosio, Caprauna, Cartignano, Casteldelfino, Castelletto Uzzone, Castelmagno, Castelnuovo di Ceva, Castino, Celle Macra, Cerretto Langhe, Cissone, Cortemilia, Cravanzana, Crissolo, Demonte, Dronero, Elva, Entracque, Feisoglio, Frabosa Soprana, Frassino, Gaiola, Garessio, Gorzegno, Gottasecca, Lequio Berra, Levice, Limone Piemonte, Lisio, Macra, Marmora, Melle, Mombarcaro, Monasterolo Casotto, Monesiglio, Montaldo Mondovì, Montemale, Monterosso Grana, Montezemolo, Murazzano, Niella Belbo, Oncino, Ormea, Ostana, Paesana, Pamparato, Perlo, Pezzolo Valle Uzzone, Pietraporzio, Pontechianale, Pradleves, Prazzo, Priola, Prunetto, Rittana, Roaschia, Roburent, Roccabruna, Saliceto, Sambuco, Sampeyre, San Benedetto Belbo, San Damiano Macra, Scagnello, Serravalle Langhe, Stroppo, Torre Bormida, Torresina, Valdieri, Valloriate, Vernante, Villar San Costanzo, Vinadio, Viola.