Chiara Gribaudo su Seid Visin: “È stato ucciso dal razzismo. Dobbiamo solo chiedere scusa”

6 giugno 2021 | 11:34
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Chiara Gribaudo su Seid Visin: “È stato ucciso dal razzismo. Dobbiamo solo chiedere scusa”

La deputata cuneese del PD ha espresso tutto il suo disappunto nei confronti del suicidio del ventenne vittima di un problema ancora molto grave nel nostro Paese, che rende le vite di molte persone insostenibili.

La notizia del suicidio del ventenne calciatore Seid Visin ha scosso l’opinione pubblica nei giorni scorsi. Il ragazzo, nato in Etiopia e adottato da una famiglia di Nocera Inferiore all’età di sette anni, dopo essere cresciuto calcisticamente nelle giovanili di Inter e Milan (per qualche mese è stato compagno di stanza di Gianluigi Donnarumma), aveva lasciato spontaneamente il mondo del calcio per motivi personali, ed era tornato dalla sua famiglia in Campania. Proprio nella sua casa di Nocera Inferiore è stato trovato morto suicida nei giorni scorsi. Seid ha lasciato una lettera, letta integralmente durante il funerale, nella quale denunciava come causa del suo malessere la costante diffidenza razzista che percepiva in qualunque posto andasse. “Ovunque io vada, ovunque io sia, sento sulle mie spalle come un macigno il peso degli sguardi scettici, prevenuti, schifati e impauriti delle persone” è una delle frasi più toccanti scritte dal ventenne. Sono molte le personalità, del mondo del calcio e della politica soprattutto, che nei giorni scorsi si sono espresse con dichiarazioni indignate nei confronti di una piaga che in Italia non accenna a fermarsi, quella del razzismo.

Tra le tante dichiarazioni, spicca anche quella rilasciata attraverso un post su Facebook dalla deputata del PD Chiara Gribaudo, che ha scritto: “Seid Visin si è suicidato a soli 20 anni. Ma io credo invece che sia stato ucciso. Ucciso dal razzismo. Nella sua lettera, c’è tutto il male che questo Paese gli ha fatto. E che fa ogni giorno a migliaia di esseri umani incolpevoli. Dobbiamo solo chiederti scusa.”

Parole che denunciano la gravità di tale tragedia, che deve far riflettere in toto l’opinione pubblica per evitare che il razzismo più o meno latente che si percepisce ogni giorno in ogni città italiana, possa produrre altre vittime come Seid.