Balsamo e Paternoster lottano nella Madison, ma chiudono con un onorevole ottavo posto
Nella velocissima e affollatissima disciplina del ciclismo su pista le atlete azzurre, seppur specializzate, pagano la loro giovane età (23 e 22 anni) ma fanno la loro gara in maniera granitica. Brutta caduta per la Balsamo che però si è rialzata e ha ripreso la sua corsa.
Si è tenuta stamattina alle 10.15 italiane la gara di Madison femminile di ciclismo su pista ai Giochi Olimpici di Tokyo, con protagoniste in rappresentanza dell’Italia, la nostra Elisa Balsamo e la trentina Elisa Paternoster. Un debutto, almeno per quanto riguarda la gara femminile, ai giochi olimpici, per questa disciplina velocissima e divertente. La gara consiste nel completare 120 giri di pista (da 250 metri), con uno sprint ogni dieci giri che assegna ai primi quattro dei punti (dai 5 del primo all’1 del quarto). Alla fine vince chi ha compiuto più giri (è fondamentale cercare di staccarsi dal gruppo) o chi ha accumulato più punti. Si gareggia in due e ci si dà il cambio quando lo si desidera prendendosi per mano e spingendo avanti la propria compagna di gara.
Elisa Balsamo e Letizia Paternoster sono specialiste della Madison, ma la gara di oggi appare insormontabile per le due giovani cicliste italiane, soprattutto per ragioni anagrafiche (hanno rispettivamente 23 e 22 anni). In gara ci sono infatti almeno tre squadre nettamente più dotate ed esperte delle azzurre (la Gran Bretagna, l’Olanda e la Francia) e ciò fa sì che le nostre atlete possano ambire, salvo clamorosi colpi di scena, al massimo al bronzo.
La gara è cominciata bene per le nostre, con Elisa Balsamo che ha occupato per circa venti giri stabilmente il quarto posto, impedendo, insieme a Belgio e Gran Bretagna la fuga della Francia. Intorno al trentesimo giro, però, la ciclista irlandese è letteralmente crollata addosso alla ciclista cuneese, provocandone una caduta spaventosa, per fortuna senza conseguenze serie se non un escoriazione della tuta bianco-azzurra sul fianco sinistro. Elisa è ripartita come se niente fosse e ha continuato, insieme alla compagna, a macinare chilometri con caparbietà. Subito dopo un’altra caduta, ancora più spaventosa, ha coinvolto Belgio, Olanda e Polonia, risparmiando per una questione di centimetri le nostre atlete e dimostrando quanto sia potenzialmente pericolosa questa disciplina, a causa del grande affollamento di ciclisti in pista.
A metà percorso, la gara appare dominata strategicamente e quindi di fatto dalla Gran Bretagna, con le nostre ragazze che però hanno sempre fatto il loro non distaccandosi mai dal gruppone delle prime sei-sette nazioni, in perfetta linea con gli obiettivi iniziali della Madison olimpica di quest’anno. Dopo circa 90 giri, altro capitombolo con protagonista sempre il Belgio, con la Gran Bretagna che ha vinto 8 sprint su 9. A ridosso dell’ultimo sprint (che ha punteggio doppio) colpisce il fatto che l’Olanda sia fuori dal podio, con il trionfo della Gran Bretagna. L’Italia chiude all’ottavo posto ma con grande orgoglio dimostrato dalle azzurre. Degna di nota la reazione di Elisa Balsamo dopo la caduta, dimostrazione di quanto sia tenace l’atleta cuneese, nonostante la giovane età. Il futuro è certamente suo.