A Cuneo sono tornati i manifestanti di Fridays for Future
Si è tenuto stamattina il nuovo corteo dei manifestanti ecologisti, il primo dopo il Covid, che si è svolto dal Parco della Resistenza a Piazza della Costituzione, passando per il Viale degli Angeli, Corso Brunet e Corso Nizza.
Cuneo. I manifestanti di Fridays for Future sono tornati. Si è infatti tenuto oggi il primo corteo di sensibilizzazione contro la piaga del riscaldamento globale dopo il periodo del Covid-19. L’ultima manifestazione dei ragazzi e delle ragazze di Fridays for Future a Cuneo si era tenuta, infatti, nel settembre del 2019.
I manifestanti, più diseicento persone, si sono ritrovati intorno alle 9 di stamattina, venerdì 24 settembre, al Parco della Resistenza, colorando il parco che si affaccia sul Viale degli Angeli con decine di cartelli con slogan ecologisti. L’età media dei partecipanti era piuttosto bassa, con la maggioranza dei ragazzi e delle ragazze presenti iscritti ai primi anni dei licei e degli istituti superiori cittadini.
Il corteo vero e proprio si è messo in marcia intorno alle 9.40, e ha percorso un breve tratto del Viale degli Angeli per poi svoltare in Corso Brunet. Tra gli slogan più originali che si sono potuti leggere spiccano senza dubbio “Il mondo è come la birra: se si scalda fa schifo” e”Solo per Barbie life in plastic is fantastic”, oltre a tutti quelli riferiti ai classici slogan del movimento Fridays for Future, fondato nel 2018 dalla studentessa svedese Greta Thunberg. Il corteo è proceduto lentamente per tutto Corso Brunet fino a raggiungere l’incrocio con Corso Nizza, dove gli organizzatori hanno distribuito dei gessetti tra i partecipanti, con i quali in molti hanno scritto slogan e disegnato sull’asfalto, per lasciare una traccia effettiva del passaggio dei manifestanti. Tra di essi disegni del nostro pianeta e slogan inequivocabili come “Scusaci Terra“. Procedendo in Corso Nizza, i manifestanti hanno anche intonato dei cori quali “Non c’è un pianeta B“ attirando anche l’attenzione dei molti passanti sotto i portici, che chiedevano chi fossero i manifestanti e quale fosse la causa che portavano avanti, realizzando in pieno il loro obiettivo.
Intervistando alcuni dei giovani partecipanti al corteo le opinioni sono piuttosto concordanti l’una con l’altra. La maggior parte dei manifestanti, nonostante la giovane età, aveva già partecipato ad altri eventi di questo tipo, sia nei due precedenti nella città di Cuneo (marzo 2019 e settembre 2019) sia in altre città, come su tutte Torino, dove il movimento dei seguaci di Greta Thunberg ha organizzato alcune delle manifestazioni più grandi d’Italia. Inoltre la stragrande maggioranza dei giovani presenti ha manifestato una granitica convinzione nel proprio ruolo sulla Terra, dichiarando che le manifestazioni sono soltanto i momenti più evidenti delle loro mobilitazioni pro-ambiente, che si devono portare avanti quotidianamente con scelte sostenibili. Molti, ad esempio, hanno dichiarato di utilizzare solo borracce metalliche per bere, soppiantando la plastica delle bottigliette, e di mangiare meno carne possibile, data la mancanza di sostenibilità in molte filiere produttive (come, su tutte, gli allevamenti intensivi, tra le prime cause del surriscaldamento planetario).
Dall’organizzazione, di cui fanno parte anche i giovani Luca Bellini, Nicol Baudino e Valentina Bussone, hanno espresso una grande soddisfazione per la partecipazione a quella che è una delle prime mobilitazioni di massa del Piemonte dopo il Covid, lasciando intendere che la speranza è che, a partire dai prossimi appuntamenti di questo tipo che si svolgeranno nei prossimi mesi, possano ritornare anche le scuole elementari e gli asili, in modo da portare i valori dell’ecologismo fin dalle prime esperienze scolastiche e per ritornare ai numeri delle manifestazioni pre-Covid, quando ogni volta scendevano in strada circa duemila studenti. La richiesta dei manifestanti è sempre la stessa: una mobilitazione effettiva da parte delle istituzioni per inaugurare politiche ecologiche realmente efficaci a livello mondiale. Una richiesta sottoscritta anche dall’assessore all’Ambiente del Comune di Cuneo Davide Dalmasso, che ha partecipato al corteo. “Iniziative come questa sono fondamentali. – ha dichiarato l’assessore – I giovani rappresentano la nostra coscienza, non possiamo ignorare quello che ci chiedono e dobbiamo solo ascoltarli e darci da fare. La presenza anche di molti giovani volontari del Parco Fluviale Gesso e Stura, fa capire come anche a livello locale ci sia una grande attenzione a queste tematiche, data la loro importanza per il futuro di tutti. Siamo contenti che dopo il Covid si possa ripartire con cortei di questo tipo”.
Il corteo si è concluso in Piazza della Costituzione, dove, come da tradizione, i manifestanti si sono lasciati andare a flash mob di sensibilizzazione all’insegna della musica e del ballo.