Icardi: “L’aggravamento delle liste di attesa è una diretta conseguenza della pandemia”

Ieri, giovedì 4 novembre, l’incontro dell’assessore alla sanità con i direttori generali delle Aziende sanitarie regionali
Nella mattinata di ieri, giovedì 4 novembre, l’assessore alla Regione Icardi ha incontrato i direttori generali delle Aziende sanitarie regionali, prospettando l’ipotesi di una nuova norma regionale che faciliti loro il ricorso alle strutture sanitarie accreditate e l’eventuale messa a gara delle strutture sottoutilizzate degli ospedali per recuperare gli arretrati delle prestazioni.
Nei prossimi giorni verrà fatto il punto sulle risorse straordinarie (35 milioni di euro) già utilizzate dalle Aziende sanitarie e sull’avanzo ancora disponibile da spendere entro la fine dell’anno, oltre che sulle agende rese disponibili dalle stesse Aziende e sui contratti attivati con i privati. Allo studio c’è anche l’accreditamento temporaneo delle strutture autorizzate, nel caso in cui l’offerta di quelle accreditate non risulti sufficiente a rispondere ai bisogni.
“Ringrazio i direttori delle Aziende sanitarie per l’impegno che stanno proferendo sul fronte delle liste di attesa – ha riferito Icardi – diventate un’emergenza nell’emergenza della pandemia. Ho visto un cambio di passo sostanziale, le Aziende stanno confrontandosi proficuamente tra loro e con la Commissione regionale per il recupero delle liste d’attesa, con cui è stato fatto un grande lavoro, soprattutto di metodo. I risultati sui tempi di attesa stanno cominciando a vedersi, ma vanno affinati i percorsi per arrivare al pieno raggiungimento dei risultati stabiliti.”
L’aggravamento delle liste di attesa è una diretta conseguenza della pandemia, non è possibile pensare di affrontare la situazione con gli strumenti, anche normativi, ordinari. Sulle visite e sulla diagnostica, c’è bisogno di poter accedere alla piena offerta sanitaria, anche privata, utilizzando immediatamente tutte le risorse disponibili. Le sale operatorie degli ospedali che non vengono utilizzate, devono poter essere messe a disposizione di equipe esterne. Le visite che non si possono fare nei tempi previsti, devono poter essere eseguibili all’esterno in modo agevole, se necessario anche tramite adeguamenti normativi straordinari.
Quanto al recupero delle prestazioni, nei primi nove mesi del 2021 le Aziende sanitarie regionali hanno effettuato circa il 71% delle visite dello stesso periodo del 2019, con un incremento di 130 mila visite nel 2021 rispetto al 2020. Sempre nei primi nove mesi del 2021, gli interventi nelle Asl sono stati circa il 73% rispetto allo stesso periodo del 2019, con un incremento di 1.570 interventi nel 2021 rispetto al 2020. Il ricorso ai privati, nei primi nove mesi del 2021 ha raggiunto l’85% delle visite e prestazioni dello stesso periodo del 2019, con un incremento di 85.000 visite nel 2021 rispetto al 2020, mentre gli interventi, sempre nel privato, sono stati il 102% di quelli effettuati nel 2019, con un incremento di 2.270 interventi nel 2021 rispetto al 2020.