Nello scorso weekend al MIAC la sfida tra i migliori capi di razza piemontese
Oltre 130 gli animali in concorso, suddivisi in 15 categorie, e presentati da una trentina di appassionati allevatori.
È tornata con un discreto successo di pubblico la tradizionale sfida autunnale tra i capi di bestiame di razza piemontese al MIAC di Ronchi, dopo la pausa forzata dello scorso anno. Una competizione quanto mai ricca sia in termini di concorrenti sia per quanto riguarda la partecipazione del pubblico, per dare un deciso segnale di ripartenza e consegnare al pubblico di addetti ai lavori e semplici appassionati una sfida ai massimi livelli di qualità. In tutto sono stati 130 gli animali in concorso, divisi in quindici categorie ed esposti adn una trentina di allevatori specializzati.
“Dopo un lungo e pesante periodo di crisi del mercato, la voglia di ripresa degli allevatori è stata il filo portante della 41° edizione della Mostra nazionale della razza Piemontese – spiega il presidente Anaborapi (l’Associazione degli Allevatori di Razza Bovina Piemontese) Renato Giordano –; non a caso, questa edizione ha registrato un’ottima adesione da parte degli allevatori. Riuscire ad organizzare questo evento, con animali così di pregio, comporta un enorme sforzo economico ed organizzativo, ma è anche motivo di grande soddisfazione, poiché premia la passione con la quale gli allevatori si dedicano ai loro animali”.
Sabato mattina, dopo l’inaugurazione si è tenuto l’interessante webinar “Conosco la Piemontese”, “si è trattato di un momento importante – dice il presidente MIAC Marcello Cavallo – che ha permesso di presentare ad un ampio pubblico la realtà della Piemontese a partire dalla sostenibilità degli allevamenti, per passare alle caratteristiche dietetiche e nutrizionali della carne, per arrivare ai modi di cucinarla.”
Già dalla prima occhiata, tutti gli animali hanno evidenziato caratteristiche morfologiche di assoluto livello e i giudici Paolo Demarchi e Franco Serra hanno faticato non poco per assegnare i titoli del toro più prestante e delle bovine dalle forme più armoniose. Alla fine, al cospetto del pubblico delle grandi occasioni, fra i giovani torelli ha vinto Eraldo di Marco Vignolo di Morozzo. Fra le manze l’ha spuntata Edera, presentata da Valerio Pagani di Oltrona di S. Mamette.Fra i tori ha trionfato Bigbeng di proprietà di Giovanni Dalmasso che ha sconfitto di misura Cabubi, presentato da Guido Rattalino. Ma la protagonista assoluta della Competizione è stata Teglia, una bovina di nove anni, orgoglio di Fratelli Delsoglio.; Campionessa di Riserva è stata proclamata Biscia della società agricola La Mandria, Giordano f.lli Renato e Massimo. Il Trofeo Amedeo Damiano, che premia l’allevatore i cui animali si sono piazzati meglio nelle varie classifiche è stato aggiudicato a Marco Vignolo.
Va rilevato che, fra gli animali presenti alla Rassegna, il denominatore comune è stato quello di discendere quasi tutti dai tori selezionati di fecondazione artificiale e i risultati di questa mostra evidenziano come il lavoro di selezione condotto dall’Anaborapi abbia valorizzato profondamente questa razza, non soltanto dal punto di vista morfologico, ma anche sotto l’aspetto genetico. Accanto alla mostra, i visitatori hanno potuto degustare piatti di carne certificata sapientemente cucinati. “Quest’anno – spiega ancora Cavallo – abbiamo organizzato per la prima volta l’iniziativa “Cene Gourmet”: numerosi ristoranti di Cuneo e dintorni, nelle serate di venerdì, sabato e domenica, hanno proposto un menù a base di carne di Razza Piemontese cucinata nelle più svariate maniere; in questo modo abbiamo avvicinato l’evento che si svolge al Miac ai cittadini cuneesi.”