Il generale Figliuolo al centro vaccinale della Caserma Vian: “Da 10 gennaio terza dose dopo 4 mesi”
Il responsabile nazionale della campagna nazionale di vaccinazione contro il Covid ha visitato stamattina, accompagnato dal Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, il centro vaccinale cuneese, dando anche alcune indicazioni importanti.
Cuneo. È avvenuta stamattina la visita del Generale Francesco Paolo Figliuolo al centro vaccinale della Caserma Vian di Cuneo. Nell’occasione il responsabile nazionale della campagna di vaccinazione contro il Covid-19, dopo aver sottolineato come in Granda si senta a casa, avendo trascorso molti anni tra Fossano e Saluzzo, si è espresso in generale sull’andamento della campagna in Piemonte e sulle nuove strategie per combattere il virus: “Stiamo assistendo ad una perfetta sintesi tra il mondo civile e quello militare, con effetti positivi che sono sotto gli occhi di tutti. Il Piemonte sta lavorando benissimo, specialmente sulla terza dose, dove presenta dati con tre punti percentuali superiori alla media nazionale, in questo momento. Di questo bisogna rendere onore ai piemontesi e ai cuneesi, vista la grande organizzazione di questo centro vaccinale. Dal 10 gennaio, come da decisione presa ieri, partiremo con la dose booster a 4 mesi per tutti quelli che possono essere vaccinati con la terza dose“.
Il virus, però, è ancora ben lontano dall’essere sconfitto, sia per la maggiore virulenza della variante Omicron sia per l’ancora grande numero di persone indecise o scettiche nei confronti della vaccinazione. “Gli oltre cinque milioni di indecisi sul territorio nazionale ovviamente preoccupano molto, soprattutto per il fatto che la variante Omicron sembra molto più contagiosa della Delta e delle precedenti. Fortunatamente per ora la variante sudafricana non ha ancora avuto evidenze cliniche di grande rilevanza sul nostro territorio nazionale, anche perchè la copertura booster (seconda dose, ndr) garantisce una copertura adeguata alla popolazione che l’ha già ricevuta. Ora bisogna proseguire con la terza dose per evitare di abbassare la guardia”.
Dalla parte della sanità c’è sicuramente la nuova arma del nuovo vaccino Novavax, che verrà introdotto nei centri vaccinali italiani a partire dalla fine di gennaio. Un vaccino che si differenzia dai precedenti per il fatto di essere “proteico”, ovvero per fornire non l’mRNA necessario per la produzione da parte del nostro organismo della proteina che permette di contrastare il virus, ma, come un vaccino “tradizionale”, direttamente questa proteina. “Il vaccino Novavax è assolutamente una nuova arma a nostra disposizione – ha dichiarato Figliuolo – per contrastare il virus e per convincere gli indecisi, essendo un vaccino proteico, più simile a quelli somministrati da decenni alla popolazione. È un vaccino assolutamente sicuro e potrà darci una grossa mano”.
È poi intervenuto anche il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, che ci ha tenuto a ringraziare le migliaia di operatori e volontari che hanno permesso di somministrare ben 16 mila dosi di vaccino tra il giorno di Natale e quello di Santo Stefano. “Stiamo lavorando tanto e l’obiettivo è arrivare ad un milione e 35omila dosi somministrate entro febbraio”. Il governatore del Piemonte ci ha poi tenuto a fare chiarezza per quanto riguarda la decisione del governo di ridurre la validità del Green Pass da 9 a 6 mesi: “Non devono nascere timori nelle persone. Non ci si deve per forza affrettare per avere la terza dose in modo da vedersi rinnovato il Green Pass. Il governo ha previsto una finestra da qui al primo di febbraio per rinnovarlo attraverso la terza dose e per tanto tutti verranno chiamati per tempo per riceverla e da quel momento il Green Pass varrà sei mesi. Non c’è la possibilità di non vedersi più validato il proprio Green Pass prima del primo di febbraio”.