Il preoccupante bilancio delle attività della Polizia Postale e delle Comunicazioni nel 2021
I dati consegnati dalle forze dell’ordine segnano aumenti percentuali notevoli praticamente su tutti i reati online, dalla pedopornografia al revenge porn, dalle truffe ai cyberattacchi.
Sono dati estremamente preoccupanti quelli consegnati dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni per quanto riguarda il bilancio delle attività svolte durante il 2021. È infatti evidente come sia cresciuta, spesso anche di molto, la percentuale di reati iformatici commessi durante l’anno appena concluso, probabilmente anche a causa dei lunghi periodi di chiusura forzata che sono stati caratterizzati, quasi inevitabilmente, da un enorme aumento dell’utilizzo di internet.
Il bilancio 2021 parte dai dati sui reati di pedopornografia, sfruttamento sessuale di minori e adescamento di minori online. Sono state in totale 5.515 le attività di indagine portate avanti dalle forze dell’ordine su questo tema a livello nazionale. Un dato preoccupante soprattutto se visto sotto l’aspetto percentuale, segnando un +70% rispetto al 2020. Tali indagini hanno comportato circa 1400 perquisizioni (+87% rispetto al 2020) e a 1400 persone denunciate di cui 137 arrestate. Ancora più inquietanti sono i dati sull’aumento percentuale confrontato con l’epoca pre-pandemia: gli arresti sono cresciuti del 127% rispetto al 2019 e le indagini addirittura del 295%. 29mila i siti web analizzati, 2539 dei quali dichiarati pedopornografici e inseriti nella black list. Limitandoci solo ai casi effettivi del Piemonte e della Valle d’Aosta sono state 18 le denunce per reati di questo tipo con 50 persone indagate e 45 perquisizioni.
Significativo aumento anche per quanto riguarda i casi di sextorsion (ricatti di natura sessuale) e revenge porn (rispettivamente +54 e +78% rispetto al 2020), con oltre 500 casi su scala nazionale e 35 tra Piemonte e Valle d’Aosta. Crescono anche le truffe online, che hanno coinvolto circa 3200 soggetti in Italia, 500 dei quali soltanto in Piemonte, che si dimostra una delle zone più truffaldine d’Italia. Gli alert di cyberattacchi sono stati più di mille, mentre 24 sono stati gli attacchi informatici effettivi, che hanno prodotto capi d’accusa per una decina di persone. In grande crescita anche il cybercrimine finanziario, con 30 soggetti indagati e circa 2 milioni di euro recuperati e restituiti ai legittimi proprietari. 46mila a livello nazionale, invece, i controlli e i monitoraggi per quanto riguarda il reato di cyberterrorismo.
Nonostante il lockdown e i lunghi mesi di dad, però, la Polizia Postale non ha rinunciato alla sua preziosa attività di sensibilizzazione e prevenzione nelle scuole. Solo in Piemonte sono state 51 le video-conferenze organizzate dalla Polizia Informatica nelle scuole, che hanno coinvolto più di 12mila studenti, più di 500 docenti e più di 600 genitori.