La nostra intervista ad Alberto Dalmasso, tra i padri del fenomeno “Satispay”

16 gennaio 2022 | 10:03
Share0
La nostra intervista ad Alberto Dalmasso, tra i padri del fenomeno “Satispay”
La nostra intervista ad Alberto Dalmasso, tra i padri del fenomeno “Satispay”
La nostra intervista ad Alberto Dalmasso, tra i padri del fenomeno “Satispay”
La nostra intervista ad Alberto Dalmasso, tra i padri del fenomeno “Satispay”
La nostra intervista ad Alberto Dalmasso, tra i padri del fenomeno “Satispay”
La nostra intervista ad Alberto Dalmasso, tra i padri del fenomeno “Satispay”

L’importante realtà del settore del pagamento digitale nel nostro paese ha radici cuneesi e continua a crescere. Abbiamo parlato di tutto questo con uno dei suoi fondatori.

L’app Satispay, leader italiana nel settore del pagamento digitale ha radici cuneesi. L’applicazione, nata nove anni fa e lanciata sul mercato nel 2015, infatti, è stata fondata da Alberto Dalmasso, Dario Brignone e Samuele Pinta, tre giovani cuneesi desiderosi di portare ancora più avanti il concetto di smartphone, consentendo ai cellulari di fare forse l’ultima cosa che essi non erano in grado di fare, ovvero pagare. Un’idea semplice, come quasi tutte le invenzioni contemporanee, ma che è cresciuta esponenzialmente negli anni e appare irrefrenabile nel suo sviluppo a 360 gradi, e non soltanto per il numero di utenti costantemente in crescita. Con l’Europa nel mirino, oggi Satispay rappresenta una delle più innovative e di successo realtà Made in Granda. Abbiamo parlato della storia dell’app, ma anche delle sue prospettive future con Alberto Dalmasso, uno dei suoi “papà”.

– L’idea di Satispay nel 2022 compirà 9 anni. Cosa ricordi di quei mesi di ideazione di un progetto così ambizioso?

Tutto è nato perché, prima che Satispay diventasse realtà, io e Dario ci interrogavamo sul motivo per cui con lo smartphone si potesse fare qualsiasi cosa, tranne che pagare. Ci capitava sempre più spesso di vederci rifiutare le carte per i piccoli pagamenti: bere il caffè al bar, comprare il giornale, anche dividere il conto al ristorante o restituire i soldi agli amici era complicato. Eravamo costretti ad andare alla ricerca di un bancomat e prelevare, una vera perdita di tempo. Da qui abbiamo iniziato a ragionare sull’idea di realizzare un servizio che semplificasse la vita quotidiana delle persone. Abbiamo studiato il settore e la normativa specifica, scoprendo la direttiva europea sui pagamenti, una vera e propria rivoluzione che nel giro di pochi mesi avrebbe aperto il mercato dei servizi finanziari anche a nuovi attori, non bancari e più tecnologici. Interpretammo i nuovi standard imposti dalla direttiva come la nascita di una “Internet dei pagamenti”, iniziammo a immaginare come potevamo utilizzarla al meglio rispettando tutti i requisiti richiesti. Così è nata Satispay.

– Come abbiamo detto l’idea dell’app è nata nel 2013 ma il suo lancio effettivo è avvenuto soltanto nel 2015. Cosa è successo nel frattempo? Quali sono stati le principali tappe nello sviluppo di Satispay?

L’idea di Satispay è nata nel 2013. Io e Dario nel 2014 avevamo già preparato una prima versione dell’app e raccolto i primi fondi tra amici e conoscenti per far partire il progetto. In quel momento si è aggiunto a noi Samuele Pinta, che è diventato il nostro terzo socio. La scelta è stata di sviluppare internamente una piattaforma tecnologica indipendente dalle banche e dai circuiti delle carte di credito o debito, per poter erogare un servizio di pagamento via cellulare con costi di transazione competitivi. I primi finanziamenti, insieme ai nostri risparmi personali, ci hanno consentito di affrontare la fase di avvio e di impostazione del team, fino a diventare operativi e lanciare l’app sul mercato nel gennaio del 2015.

– Nel 2020 avete raggiunto il traguardo “record” del milione di utenti attivi. È più una responsabilità o una fonte di orgoglio?

Il trend di crescita non si è mai fermato: nel 2020 abbiamo raggiunto il milione e nel 2021 abbiamo raddoppiato superando i due milioni di utenti attivi, con circa 2.000 nuove signup al giorno. Lo stesso vale per il numero degli esercenti che alla fine del 2021 è arrivato a oltre 175.000, il doppio rispetto all’anno precedente. Sono traguardi importanti che attendevamo e per i quali lavoravamo da tempo, ma questo è solo primo passo: abbiamo sempre detto di avere obiettivi ambiziosi, infatti la nostra prossima soglia in termini di clienti è 10 milioni, ma oltre ai numeri è fondamentale per noi fermarci a pensare a come il mondo sta evolvendo, anche e soprattutto dopo gli ultimi accadimenti, e chiederci come Satispay possa semplificare sempre di più la vita delle persone, in Italia e nel resto d’Europa, per diventare lo strumento finanziario più utilizzato del nostro continente.

– Siete sempre più in vista su tutti i media, dai giornali, alla tv. Ritieni che questa sia la modalità di pagamento che diventerà dominante nei prossimi anni, magari soppiantando anche il contante (come già accade nell’Estremo Oriente)?

Il fenomeno a cui stiamo assistendo è che i nuovi sistemi di pagamento elettronici come Satispay sono il comparto a più rapida crescita in questi ultimi anni, anche se i pagamenti tramite carte di credito/debito e l’utilizzo del contante sono ancora molto diffusi. Crediamo che nel lungo periodo a guidare il mercato potranno essere sempre di più realtà che hanno costruito modelli realmente alternativi, proprio come Wechat o Alipay in Cina. Con lo stesso approccio disruptive nasce Satispay, la cui innovazione deriva dal modello totalmente autonomo e indipendente da banche e circuiti di carte che genera una grande efficienza in termini di costi permettendo di abbattere drasticamente le commissioni tipiche di questo settore, sia per utenti privati che per esercenti. Inoltre, il fatto che il contante sia il principale strumento su cui si basa l’evasione fiscale, ci rende ancora più determinati nella nostra mission perché sappiamo che se Satispay si diffonde così rapidamente, eliminando il contante, contribuirà sicuramente a creare una società più equa, digitale e sana grazie alla tracciabilità delle transazioni.

– Avete dei piani innovativi per l’immediato futuro (nuove funzioni dell’app, collaborazioni ecc.)?

Per adesso il nostro obiettivo primario è continuare a offrire ai nostri clienti il miglior servizio sul mercato, mantenendo la crescita del trend. Abbiamo già mosso con emozione i primi passi in Europa: oltre al Lussemburgo e la Germania, che abbiamo scelto come primo grande mercato europeo in cui esportare il modello per la sua crucialità e perché presenta una dinamica di pagamento molto simile a quella italiana, il nostro prossimo obiettivo è investire sulla Francia, un Paese dove sta maturando una nuova consapevolezza rispetto ai vantaggi offerti dai pagamenti elettronici. Nei prossimi mesi abbiamo intenzione di fare il nostro ingresso nel mondo del welfare aziendale, i cui numeri e potenziale di crescita sono estremamente interessanti e rendono evidente l’importanza di una sempre maggiore rapidità, immediatezza e semplificazione dei processi amministrativi. La nostra recente acquisizione di AdvisorEat rientra in questa strategia di sviluppo e ci ha permesso di affacciarci in un nuovo mercato sempre più strategico, dove speriamo di accelerare nei prossimi mesi con nuovi progetti e servizi.

-Nonostante la continua espansione verso la nazione e il continente, però, Satispay rimane fortemente legata al proprio territorio, come dimostra le grandi attività di sostegno ad alcune realtà sportive della Granda…

È un vero piacere per noi poter sponsorizzare l’Ac Cuneo 1905 Olmo, che ha affrontato una nuova fase di sviluppo, un nuovo progetto di squadra e di lavoro, puntando su un mix di giovani, esperienza e talento. Proprio questi sono gli elementi in cui Satispay ha visto un decisivo punto di incontro con la propria storia di giovane tech company impegnata in un percorso di crescita e innovazione che fa leva sull’impegno, sulle competenze e sulla capacità di guardare alle cose in modo smart. Con lo stesso spirito, in occasione della 56° edizione della Coppa del Mondo di sci alpino, che ha avuto inizio il 23 ottobre 2021 e si concluderà il 20 marzo 2022, abbiamo scelto di sostenere in qualità di sponsor l’atleta cuneese Marta Bassino, campionessa del mondo nello slalom parallelo a Cortina d’Ampezzo 2021 e vincitrice della Coppa del Mondo di slalom gigante nel 2021, insieme ad altri cinque giovani sciatori italiani: Mattia Casse, Elena Curtoni, Filippo Della Vite, Sophie Mathiou e Alex Vinatzer. Da Cuneo, oltre la nostra nascita, sono partite tutte le innovazioni che abbiamo portato sul territorio nazionale e anche oltre confine. Oggi, possiamo dire di essere arrivati a un punto di maturità che ci porta a guardare da dove siamo partiti e dare un contributo.