Una raccolta fondi per salvare la “Bookeria” di Alba
Il caffé letterario dal respiro artistico è stato aperto dalla sua fondatrice Cinzia Grande circa un anno prima della pandemia. “Aiutatemi a non chiudere il mio sogno”, scrive la titolare nella nota al crowdfunding su GoFundMe.
La “Bookeria” di Alba, piccolo caffé letterario situato in Via Luigi Parruzza, in centro città, rischia di chiudere. La causa è ovviamente la pandemia. Il caffé, infatti, aperto circa un anno prima dello scoppio dell’epidemia da Covid dalla classe 1982 Cinzia Grande, come tutte le attività di questo tipo ha sofferto delle ripetute chiusure degli ultimi due anni, trovandosi ora in una situazione difficilissima.
La stessa titolare, però, non sembra intenzionata ad arrendersi, rinunciando al suo sogno di unire insieme le sue passioni per l’arte e per la letteratura con il lavoro svolto per pagarsi gli studi (in Scienze della Comunicazione), ovvero la cameriera. “La Bookeria è il mio sogno, un caffè letterario dal respiro artistico dove tutto è creato da zero grazie a tanta fantasia e passione”. Sono le sue parole, accompagnate da qualche giorno da una raccolta fondi per sostenere le spese e mantenere viva la realtà di un caffè letterario ad Alba, luogo di incontro e di scambio culturale potenzialmente importante per tutta la comunità.
Tutti possono donare una somma per sostenere il piccolo caffé letterario su Gofundme a questo link, oggetto durante le vacanze di Natale anche di un furto della propria identità digitale, con conseguenze molto pesanti per un’attività che si basava anche e molto sull’uso dei social, con i quali è dovuta ripartire da zero. Finora la campagna di crowdfunding ha permesso alla titolare di racimolare circa 1500 euro, e si pone l’obiettivo di arrivare a 10mila entro la fine di febbraio. Per tutti i donatori anche un piccolo dono originale firmato “La Bookeria”.