È nata ufficialmente la cellula cuneese dell’Associazione Luca Coscioni

27 marzo 2022 | 12:45
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È nata ufficialmente la cellula cuneese dell’Associazione Luca Coscioni

Durante l’assemblea costituente tenutasi ieri pomeriggio alla Casa del Quartiere Donatello sono stati nominati come coordinatori provinciali Filippo Blengino, Martina Maero e Alice Depetro.

Si è tenuta ieri pomeriggio alla Casa del Quartiere Donatello di Cuneo l’assemblea costituente della cellula di Cuneo e Provincia dell’Associazione Luca Coscioni. Un evento importante per la provincia Granda, che da oggi potrà contare su una realtà in più per portare avanti tutte le principali battaglie sociali che da anni l’associazione fondata da Marco Cappato coordina a livello nazionale.

L’idea di creare anche a Cuneo una cellula della Coscioni ha preso definitivamente corpo a seguito dell’ottimo lavoro portato avanti l’estate scorsa dai Radicali cuneesi in occasione delle raccolte firme dei Referendum sulla Eutanasia e sulla legalizzazione della Cannabis, entrambi appoggiati dall’Associazione e che hanno fatto capire quanto la Granda fosse sensibile a questo tipo di battaglie e questioni. Lo ha sottolineato in modo particolare durante l’incontro di ieri Matteo Mainardi, coordinatore delle cellule Coscioni di tutta Italia (con Cuneo si è raggiunta quota 41 realtà di questo tipo), che ha dichiarato come la “bocciatura” della Corte Costituzionale riguardo agli unici due referendum che realmente sono stati voluti dai cittadini attraverso una raccolta firme, non sia da interpretarsi come una sconfitta, ma come un incentivo a continuare a lottare su questo punto forti di oltre un milione di cittadini che si sono mostrati sensibili riguardo a queste tematiche per far approvare la legge (per quanto limitata e perfettibile) entro la fine di questa legislatura. Mainardi ha poi tracciato una breve storia del dibattito sull’eutanasia nel nostro paese, dal 1984 al 2007 con il caso Piergiorgio Welby, alla legge del 2010 sulle cure paliative, molto importante ma molto spesso non applicata dalle strutture sanitarie, al lavoro di Marco Cappato che, attraverso lo strumento delle disobbedienze civili, ha permesso l’estate scorsa di realizzare una delle raccolte firme più partecipate di sempre nel nostro Paese.

Dopodiché ha preso la parola il Segretario dell’Associazione Radicali Cuneo Filippo Blengino, che l’estate scorsa ha coordinato le raccolte firme in tutta la Regione Piemonte. Blengino è entrato nel vivo della questione Associazione Luca Coscioni, spiegando che la cellula cuneese si propone di essere una realtà slegata dai partiti che porti avanti battaglie e istanze a partire “dal basso”, dal contatto diretto con la gente,  per poi arrivare a dei provvedimenti istituzionali. Una realtà peraltro che non sia troppo formalizzata, non essendo per ora prevista nemmeno la redazione di uno statuto ufficiale. “Le raccolte firme dello scorso anno – ha dichiarato Blengino – ci hanno raccontato di come battaglie di questo tipo siano estremamente sentite dalla società, specialmente dai giovani. Anche se i nostri sforzi sono stati bocciati, per altro in una maniera indecorosa, come ha dimostrato l’assurda conferenza stampa di Giuliano Amato, presidente della Corte Costituzionale, bisogna continuare a lavorare su queste basi e su questi temi. Le cellule Coscioni sono fondamentali da questo punto di vista”.

L’Assemblea costituente di ieri, che ha avuto luogo sia in presenza sia su Zoom, con tanto di diretta Facebook sulla pagina della cellula cuneese, ha poi permesso agli iscritti di votare i vertici della cellula della Granda. Il voto ha assegnato il ruolo di coordinatori a Martina Maero, Alice Depetro e allo stesso Filippo Blengino, che cominceranno da subito a portare avanti le iniziative dell’Associazione Luca Coscioni sul territorio cuneese.