La luna di Kiev… e i bimbi di Oasi Giovani di Savigliano




I ragazzi del Centro educativo post-scolastico hanno riflettuto sul valore della pace con una filastrocca di Rodari e aderito alla campagna “M’illumino di meno”
«Chissà se la luna di Kiev è bella come la luna di Roma. Chissà se è la stessa o soltanto sua sorella… “Ma son sempre quella! – la luna protesta –. Non sono mica un berretto da notte sulla tua testa! […]».
All’insegna di questa poesia di Gianni Rodari (scritta nel 1960 ma attuale come fosse stata scritta ieri) anche i bambini del centro educativo post-scolastico di Oasi Giovani hanno voluto lanciare un messaggio di pace. In queste ore difficili per l’Ucraina, che tengono il mondo con il fiato sospeso, i ragazzi del Centro hanno riflettuto sul valore universale della pace con disegni, messaggi e pensieri ispirati alla filastrocca di Rodari, in cui si fa appello alla solidarietà e all’unione tra gli uomini.
Non solo l’Ucraina: nelle scorse ore l’attualità ha fatto capolino tra i banchi di corso Roma anche per quanto riguarda la salvaguardia dell’ambiente. Venerdì 11 marzo il Centro Educativo ha infatti partecipato attivamente alla campagna “M’illumino di meno”: iniziativa lanciata dalla trasmissione radiofonica “Caterpillar” per promuovere il risparmio energetico e gli stili di vita sostenibili.
Il tema di quest’anno era “Pedalare, Rinverdire e Migliorare”. E così, muniti di badile ed annaffiatoi, i ragazzi di Oasi hanno arricchito il giardino del Centro con nuove piante, per sottolineare l’importanza del verde a tutela del nostro pianeta.
«Quotidianamente i tanti ragazzi che frequentano il nostro Centro educativo svolgono attività ludiche e vengono assistiti nello svolgimento dei compiti – spiega il presidente di Oasi Giovani Gianfranco Saglione –. Allo stesso tempo riteniamo sia fondamentale aiutarli a riflettere anche su tematiche di attualità, come la guerra in Ucraina o la salvaguardia della Terra. Uno dei nostri slogan descrive il nostro ente come “a fianco di chi cresce come cittadino”: parlare ai giovani di quanto accade nel mondo significa proprio far maturare la loro coscienza civica».