Ad agosto 21 nuovi cardinali, uno di loro è nativo di Cuneo
Si tratta di Giorgio Marengo, missionario della Consolata in Mongolia, in questi giorni in Vaticano per incontrare il Santo Padre insieme con alcune autorità buddiste. Per lui una notizia del tutto inattesa
Missionario in Mongolia. Quarantasette anni, cuneese. Monsignor Giorgio Marengo è uno dei 21 nuovi cardinali che Papa Francesco ha annunciato al termine del Regina Caeli. Sarà il primo cardinale della Mongolia e il più giovane del collegio cardinalizio. Davide Faraone, senatore di Italia Viva e presidente della Fondazione Italiana Autismo, ha scritto sulla sua pagina facebook: «Due giorni fa aveva incontrato Francesco in una udienza con le autorità mongole ma il Papa non gli aveva rivelato che da lì a poco lo avrebbe indicato come nuovo cardinale. E quando, alla fine della messa, una suora gli si è avvicinata facendogli gli auguri non ha capito il perché. Poi lo smarrimento, la grande sorpresa. Che sorpresa non è. Perché è chiara la strada che Francesco sta percorrendo e sta indicando alla Chiesa e al mondo intero: ripartire dalle periferie del mondo, dare voce alle comunità più povere del pianeta. Una chiesa bella, così come questo annuncio»
Giorgio Marengo, che riceverà la porpora il prossimo 27 agosto, è nato il 7 giugno 1974. Il papà era di Boves e la mamma di Mondovì. E’ cresciuto a Torino frequentando il liceo classico e gli scout e praticando la scherma. Nel 2000 entra nella congregazione dei missionari della Consolata e il 26 maggio 2001 viene ordinato presbitero dal cardinale Severino Poletto. Dal 2000 al 2006 studia alla Pontificia università urbaniana e consegue il dottorato in missiologia, la teologia applicata alle missioni. Inviato missionario in Mongolia, dal 2016 e fino alla nomina episcopale è consigliere regionale dell’Asia, superiore dell’ordine per la Mongolia e parroco di Maria Madre della Misericordia ad Arvajhėėr. L’8 agosto 2020 riceve l’ordinazione episcopale nel santuario della Consolata a Torino. Era il più giovane vescovo cattolico italiano fino all’8 marzo 2021, giorno della nomina episcopale di padre Christian Carlassare.
Papa Francesco lo aveva nominato nel 2020 Prefetto Apostolico di Ulaanbaatar (Mongolia) e oggi lo sceglie come cardinale, proprio mentre è a Roma insieme ad una delegazione di Autorità buddiste della Mongolia, dopo trent’anni di relazioni diplomatiche con la Santa Sede e di presenza dei cattolici nel Paese. Intervistato telefonicamente da Gabriella Ceraso di Vatican News, dichiara: «È una grandissima sorpresa per me. Ho avuto la notizia al termine della celebrazione dell’Eucarestia domenicale dalle nostre suore missionarie della Consolata nella loro casa generalizia, ed è stato un momento fraterno e inaspettato. Il mio primo pensiero è andato al fatto che il Santo Padre abbia tanto a cuore una Chiesa di marginalità assoluta come la Chiesa in Mongolia. Quindi un grandissimo senso di riconoscenza per l’attenzione ad una chiesa che si trova in contesti di marginalità e di piccolezza. Ovviamente stupore e riconoscenza».