Conferenza sul micro-credito al Denina Pellico Rivoira di Saluzzo
Lo scorso 2 maggio alcune classi quarte e quinte hanno partecipato ad un incontro pomeridiano on line tenuto dal dottor Fulvio Lovera
Saluzzo.Il 2 maggio alcune classi quarte e quinte dell’istituto Denina Pellico Rivoira hanno partecipato ad un incontro pomeridiano on line tenuto dal dottor Fulvio Lovera, responsabile dell’impresa PerMicro per le sedi del Piemonte e della Valle d’Aosta. Lovera ha frequentato il Liceo Scientifico per poi proseguire gli studi presso l’università di economia a Torino, dove si è laureato. La sua esperienza nella PerMicro (società di microcredito con sede principale a Torino) è iniziata nel 2009 quando ancora essa era una startup innovativa.
Che cos’è PerMicro? Si tratta di un’idea imprenditoriale basata sul modello della Grameen Bank, ideata dal Muhammad Yunus, vincitore del premio Nobel 2006.
“Creiamo occupazione e inclusione sociale attraverso l’erogazione professionale di crediti e microcrediti, l’offerta di servizi di avviamento e accompagnamento dell’impresa”, questa è la mission che ci è stata presentata da Lovera. A questo possiamo aggiungere che PerMicro si rivolge principalmente ai soggetti non bancabili, ovvero che non hanno accesso al credito, per dar loro la possibilità di diventare soggetti bancabili. A questa impresa di microcredito si rivolgono in particolare startups, giovani under 35, migranti. A differenza di quanto succede nel modello generico di Yunus, i prestiti sono richiesti prevalentemente da uomini. Per poter aver accesso al credito è necessario avere una buona idea imprenditoriale innovativa da sviluppare, nel caso in cui ci si riferisca ad individui con l’intento di creare un’impresa. Dall’altra parte, invece, troviamo soggetti che si rivolgono al microcredito perché lavorano solo temporaneamente e, quindi, per loro è difficile avere accesso al credito.
Gli aspetti che ci hanno colpito maggiormente fanno riferimento ai due progetti creati tramite collaborazioni ideate dall’impresa. Si tratta dell’iniziativa “Ricomincio da qui”, che ha l’obiettivo di finanziare gli ex carcerati per dar loro la possibilità di reinserirsi nella società, e del progetto “MicroLab”, mirato a coinvolgere i pensionati che precedentemente avevano già lavorato nell’ambito del microcredito.
L’incontro è terminato con la proiezione di alcuni video nei quali alcune persone che hanno usufruito del servizio fornito dalla Permicro hanno raccontato la loro esperienza.
“Concludiamo dicendo che siamo rimaste colpite dal fatto che questo sistema si basi quasi completamente sulla fiducia tra l’impresa di microcredito ed i clienti, a differenza di ciò che succede nelle banche, dove, invece, sono richieste delle garanzie” hanno commentato Safyra Monge e Giulia Rei della V C RIM.