Costigliole Saluzzo, la banda intitola la sala prove al maestro Domenico Colombero

A trent’anni dalla scomparsa dello storico e indimenticato direttore della banda Santa Cecilia
Costigliole Saluzzo. In occasione del patrono Sant’Antonio, le bande musicali di Mondovì, Revello, Santena e Costigliole Saluzzo domenica 12 giugno, alle ore 16.30, proporranno nel cortile del municipio un “Concerto d’Ensemble” in onore di tutti i maestri che hanno accompagnato la storia del complesso bandistico locale, ma in particolare nel ricordo di Domenico Colombero, a 30 anni dalla scomparsa.
La banda Santa Cecilia presenta, in questo contesto, l’intitolazione della sala prove all’indimenticato direttore della banda costigliolese, classe 1907, che ne ha segnato la lunga epopea, lasciando un ricordo indelebile tra i suoi allievi e i colleghi. L’appuntamento è libero e gratuito, aperto a tutti: ritrovo alle 16.30 nella sede di via Vittorio Veneto 59 (adiacente al municipio), alla presenza dei familiari del maestro, autorità, associazioni del territorio ed ex allievi. Sul muro di sinistra dell’area di accesso alla sala prove sarà posizionata una targa alla memoria di Colombero, accompagnata da un breve momento celebrativo.
Originario di una famiglia di agricoltori, Domenico Colombero, nato nel 1907 seppe ovviare alle fatiche del lavoro della terra attraverso le note del pentagramma. Iniziò la sua avventura con la banda cittadina, suonando il quartino. Imparò a suonare il pianoforte dal professor Gallo di Busca, divenendone un virtuoso esecutore. Conosciuto il celebre compositore Massimo Boario, al quale non sfuggì il talento del giovane Colombero, venne da questi indirizzato agli studi presso il Conservatorio musicale di Torino dove approfondì gli studi perfezionandosi in composizione e direzione.
Durante il servizio militare diresse con mano sicura e maestria la Banda del secondo Reggimento Alpini, Battaglione Saluzzo, fino a quando, tornato alla vita civile, fondò l’orchestra filarmonica di Santa Cecilia.
Impegnato nel dividersi tra la cura della terra ed il suo lavoro in cartiera Burgo di Verzuolo, dove ricopriva una mansione di responsabilità, riusciva a trovare il tempo per la musica, spesso dedicandovi le ore serali o la domenica.
Proseguì l’opera di Giovanni Santa, fondatore del gruppo bandistico di Costigliole, quale maestro e direttore, formando nei suoi anni di direzione oltre 500 allievi. Dopo esserci sposato nel 1936 con Bernardi Natalina, dalla quale ebbe tre figli, (Arturo, Giampaolo, Antonio) proseguì la sua dedizione alla musica con lo studio, la composizione e la direzione della Banda Musicale Costigliolese , che sotto la sua direzione toccò i momenti di maggior splendore, tanto per numero di musici, quanto per la qualità delle esecuzioni portate in pubblico, non così comuni per una banda cittadina. Il maestro venne autorizzato, nel 1971, con speciale licenza dal ministero della Pubblica Istruzione a tenere corsi serali di orientamento musicale.
Alcune delle musiche da questi composte vennero eseguite anche fuori dai confini nazionali: Africa, Argentina, Venezuela.
Nominato Cavaliere al Merito della Repubblica per alti meriti artistici, si spense nel novembre 1991, a 84 anni: Il sindaco di allora volle ricordarlo con queste parole: “La figura del maestro di musica, nota ad ogni costigliolese, rimarrà a lungo impressa in ogni mente ed in molti cuori quale esempio di forti virtù civili, nonchè di indubbio talento”.