Regione Piemonte, raggiunto e superato l’obiettivo del piano di recupero delle liste di attesa

“Entro dicembre puntiamo a tornare ai livelli pre-covid” ha dichiarato l’assessore alla Sanità Icardi
Obiettivo raggiunto e ampiamente superato sulle liste d’attesa al 30 giugno: da quando è stato avviato il Piano, a marzo 2022, è stato recuperato il 45 % dei ricoveri e il 44 % delle visite e prestazioni ambulatoriali arretrate (l’obiettivo in entrambi i casi era il 30 per cento), rispetto allo scostamento tra quelle erogate nel 2021 e quelle erogate nel 2019. Nei primi sei mesi del 2022 positivo anche il dato degli screening oncologici: ne sono stati fatti quasi 212.500, ovvero il 98% di quelli eseguiti nell’anno pre-pandemia.
Il Piano di recupero delle liste d’attesa è stato approvato dalla Giunta il 29 gennaio scorso e vede un budget supplementare di 50 milioni di euro. Rivoluzioneremo il sistema di presa in carico attiva delle prescrizioni di primo accesso: entro settembre, infatti, per due prestazioni pilota, la mammografia e la visita cardiologica, una volta contattato il Cup non sarà più necessario richiamare più volte, perché sarà il sistema stesso ad avvisare il paziente comunicandogli non appena disponibile (tramite sms o altro strumento) la data, il luogo e l’ora dell’appuntamento, come già avviene per i vaccini.
“In eredità dalla Giunta precedente un sistema che non piace e con molte criticità, ma pur nella complessità del periodo si sta lavorando per migliorarlo e potenziarlo -riferisce l’assessore alla Sanità Icardi – Abbiamo stanziato 3 milioni di euro per potenziare il sistema per la gestire della fase pandemica, ampliato lo spazio di caricamento delle agende appuntamenti delle aziende sanitarie (entro settembre verranno caricati anche i privati accreditati), incrementato gli operatori del call center per portare il numero delle chiamate processabili a 4 milioni all’anno anziché i 2,5 milioni precedenti. Lo step finale del Piano straordinario di recupero delle liste d’attesa sarà, entro dicembre 2022, con il ritorno di visite, prestazioni e interventi ai livelli pre-pandemia del 2019.