Allarme del sindacato dei medici: se hai l’ictus, a Cuneo rischi di più
Per gravi carenze di organico la neuroradiologia dell’Ospedale Santa Croce e Carle non è ancora in grado di fornire la copertura completa per tutti i giorni (e le notti) del mese, come il suo status di “Hub” prevede. La denuncia è del sindacato dei medici Anaao Assomed. Il reparto cuneese non è attivo per ben 12 notti e 3 giorni festivi al mese.
La gravissima denuncia arriva dalla Segreteria provinciale e regionale del sindacato dei Medici Anaao Assomed. Riguarda la carenza di personale e il rischio che una persona colpita da ictus non possa essere curata nelle strutture della provincia di Cuneo e debba essere trasportata in ospedali più lontani, con l’eventualità di non poter intervenire in tempi ristretti. Val la pena ricordare che l’ictus è una patologia cosiddetta “tempo-dipendente”, ovvero ogni minuto è prezioso per salvare neuroni dal danno ischemico.
Scrive la segretaria regionale del sindacato dei medici, la dottoressa Chiara Rivetti: «Ogni sera a Cuneo (e ad Alba, a Savigliano e Mondovì), come tramonta il sole, un cittadino si addormenta e sa che ha una possibilità su 3 di trovare chiusa la neuroradiologia interventistica dell’HUB di Cuneo per il trattamento endovascolare dell’ictus. Ogni weekend a Cuneo (e ad Alba, a Savigliano e Mondovì), come sorge il sole, un cittadino sa che ha una possibilità su 3 di trovare chiusa la neuroradiologia interventistica dell’HUB di Cuneo per il trattamento endovascolare dell’ictus».
Le linee guida della “Rete tempo dipendente regionale ictus” prevedono un’organizzazione degli ospedali della Regione in centri di primo livello (SPOKE), autorizzati alla somministrazione della sola terapia endovena per tentare di riaprire vasi cerebrali chiusi in caso di ictus e centri di secondo livello (HUB) abilitati anche alla terapia endovascolare (riapertura “meccanica” del vaso).
In Piemonte, in base alla relativa delibera regionale, esistono 5 HUB (a Torino a Città della Salute e Giovanni Bosco, a Novara, ad Alessandria, a Cuneo) che dovrebbero fornire copertura H24 e 7 giorni su sette per il trattamento avanzato dell’ictus (che, come si sa, non avverte prima e non aspetta la luce del sole o i giorni feriali per presentarsi).
«Per gravi carenze di organico – scrive il sindacato – , la neuroradiologia dell’Ospedale Santa Croce di Cuneo non è ancora in grado di fornire la copertura completa per tutti i giorni (e le notti) del mese come il suo status di “Hub” prevederebbe. Nonostante negli ultimi due anni sia aumentata la copertura, ancora oggi la neuroradiologia non è attiva per ben 12 notti e 3 giorni festivi al mese, obbligando gli abitanti di Cuneo, Alba, Savigliano, Mondovì e paesi limitrofi ad essere trasferiti, in caso di ictus grave, presso Hub molto più distanti con maggiore perdita di tempo, costi di trasferimento, disagio per pazienti e famigliari».
Pare che la nuova Direzione dell’ospedale si sia attivata per cercare di affrontare le carenze di organico, assumendo con il “Decreto Calabria” uno specializzando, ma l’iniziativa non risolve certamente il problema.