Il nuovo ospedale di Cuneo potrebbe essere costruito da un partenariato pubblico-privato
Si è saputo ieri che da oltre due mesi l’azienda sanitaria ospedaliera (ASO) “Santa Croce e Carle” avrebbe protocollato un’offerta da parte della società INC Spa, che a sua volta fa capo al Gruppo Fininc della famiglia Dogliani.
Si fa sempre più certa la voce che il nuovo ospedale di Cuneo non sarà costruito dall’Istituto Nazionale Infortuni sul Lavoro (INAIL) ma da un partenariato pubblico-privato. La stessa cosa potrebbe avvenire per l’ospedale di Novara.
Pare che da oltre due mesi l’azienda sanitaria ospedaliera (ASO) “Santa Croce e Carle” abbia protocollato un’offerta da parte della società INC Spa, che a sua volta fa capo al Gruppo Fininc della famiglia Dogliani. Questa offerta, che adesso dovrà essere valutata dagli uffici regionali, contiene i dettagli relativi alla costruzione e gestione per alcuni anni del nosocomio del capoluogo della Granda.
La società in questione – che è anche in corsa per la realizzazione del “Parco della Salute” di Torino – fa capo a Matterino Dogliani, 80 anni, di Narzole, fondatore e presidente del Gruppo Fininc, una holding familiare con una storia di oltre mezzo secolo: dalle costruzioni alla progettazione tecnologica, dalla finanza al turismo internazionale al settore vitivinicolo.
Di proprietà della famiglia sono anche le tenute “Beni di Batasiolo” con cinque cru di nebbiolo nelle terre del Barolo patrimonio Unesco, oltre al “Boscareto Resort”, un cinque stelle con spa e ristorante stellato nel comune di Serralunga d’Alba. Ma il Gruppo Fininc non è solo questo. Progetti che spaziano dall’ingegneria civile all’impiantistica, dagli “edifici intelligenti” all’automazione e strumentazione, dalle telecomunicazioni alle comunicazioni audiovisive, dalla manifattura strategica ai servizi tecnico-finanziari, dall’aerospaziale alla Cyber security.
Attraverso INC Spa sono state realizzate le varianti Anas di Cesana e Claviere e il Macrolotto n. 2 dell’Autostrada Salerno – Reggio Calabria, la Tranvia di Palermo, già in esercizio ed il Passante Ferroviario di Palermo. L’impresa sta costruendo la Pedemontana Veneta, un asse viario di circa 100 Km con un valore di circa 2,3 miliardi di Euro.
Nel 2019 ha vinto la gara per la costruzione del Policlinico di Milano, per un valore di circa 150 milioni di Euro. Dovrebbe anche entrare, ma la questione è ancora “sub judice”, nella gestione del circuito delle autostrade del Piemonte, ossia la tangenziale di Torino, l’A21 Torino Piacenza, la bretella per Santhià, la Torino-Pinerolo, e la Ivrea Quincinetto, attraverso la società controllata italo-spagnola “Stabile Sis”.
Citiamo in proposito un breve passaggio di un’intervista pubblicata il 25/05/2021 dal Corriere della Sera: «Volevo fare io l’Asti-Cuneo, non me l’hanno lasciato fare — commenta amaro Matterino Dogliani, a capo di Fininc conglomerata da 1 miliardo di patrimonio con interessi che spaziano dal vino alle costruzioni, dal turismo all’aeronautica —. Ho presentato pure ricorso, perché i termini della concessione sono cambiati tante volte. Il risultato è che noi cuneesi siamo senza strade».