A Ostana riapre una scuola dopo cinquant’anni
L’ultima lezione della scuola di Ostana risale al termine dell’anno scolastico 1971/72. La soddisfazione di Uncem: “La comunità viva parte dai più piccoli. I paesi devono essere a dimensione bambino”
“Siamo molto felici. Perché a Ostana, in Valle Po, davanti al Monviso, riapre una scuola dopo 50 anni. Una scuola. La comunità viva parte dai più piccoli. I paesi devono essere a dimensione bambino. Investire. E a Ostana la scuola la fanno Amministrazione comunale insieme con Cooperativa di Comunità Viso a Viso. Alleanza preziosa”. Lo affermano il Presidente Uncem Piemonte Roberto Colombero e il Presidente Uncem nazionale, Marco Bussone.
La scuola si chiamerà ‘O’ – come la meraviglia di questa novità – e sarà per bambini da 1 a 3 anni. La scuola nasce come esigenza espressa delle giovani famiglie di Ostana e di tutta la Valle – alla scuola si può scendere da Oncino, ma anche salire da Paesana, Sanfront, Barge… – e si propone come spazio educante aperto e inclusivo. La maestra della scuola ‘O’, Emanuela Cancellieri, è educatrice con formazione professionale in laboratori educativi, lettura e narrazione, espressione musicale e creativa, con esperienza lavorativa in valle e istruttrice di nuoto, mamma di due bimbi. La scuola avrà orario 9-13, il trasporto da Paesana a Ostana e ritorno sarà gratuito con la presenza dell’educatrice a bordo.
L’ultima lezione della scuola di Ostana risale al termine dell’anno scolastico 1971/72. Dopo esattamente 50 anni riapre quindi uno spazio fondamentale per il paese, che vede nei più piccoli e nelle giovani famiglie i veri protagonisti del processo di rigenerazione in atto. La scuola non intende essere alternativa o sostituirsi a quella pubblica. Ma anzi lavorare in sinergia, offrendo un presidio educativo per i bambini più piccoli, al momento assente in tutta la Valle. La scuola ha sede presso la Mizoun de la Villo – la casa del welfare alpino, progetto di Massimo Crotti, Antonio De Rossi e Luisella Dutto. Senza asilo nido, le famiglie vanno via. L’assenza genera spopolamento, più che l’università. Averla, una scuola, genera certezze.
“Complimenti alla Sindaca Silvia Rovere, al nostro membro di Giunta nazionale e Vicesindaco Giacomo Lombardo – proseguono Colombero e Bussone – a tutta la Cooperativa Viso a Viso e all’Amministrazione. Solo con la scuola si fa comunità. Dieci anni fa ha riaperto il bar di Ostana. E senza i bar non ci sono i paesi. Chi lo nega o ci ride e scherza su su, non sa di cosa parla e non conosce i paesi. Ora riapre la scuola. E senza scuola non vi è Futuro. Sono tornati a nascere i bambini, come Pablo dopo 27 anni che non nasceva un bambino nel comune di Ostana. E senza bambini non vi è Speranza. La speranza si diffonde. Ed esce da Ostana, deve uscire da Ostana. Che dimostra come i processi lunghi, con intelligenze e determinazione, oltre che risorse, che si incrociano e che stanno in dialogo, danno preziosi risultati. Grandi opportunità crescono a dimensione di bambino e di famiglia, per comunità vive”.