Beppe Ghisolfi, bis a Venezia: dopo il Leone, un Cavallo d’oro



Si tratta di un Premio speciale alla carriera finalizzato in maniera espressa al settore della Comunicazione e che, come tale, ha inteso suggellare, con il formato di una sorta di “Oscar”, un cursus honorum che ha distinto il Banchiere internazionale e scrittore con un curriculum cinquantennale da giornalista e direttore prima radiofonico, poi televisivo e quindi della carta stampata, e nello stesso tempo come docente di teoria e metodo dei mass media presso le belle arti e, da trent’anni, come divulgatore finanziario presso più generazioni di studenti, a partire dalla sua Fossano per giungere a una platea sovranazionale di scolaresche, istituzioni e associazioni: la famosa “cattedra itinerante” come nel 2019 ebbe a definirlo il Presidente della Associazione bancaria italiana Antonio Patuelli del quale Ghisolfi è storico amico e collaboratore
Il Banchiere internazionale e scrittore fa il bis a Venezia – capitale del Leone d’oro per le arti le professioni e l’imprenditoria – e questo venerdì 30 settembre, a partire dalle ore 10 nel palazzo della Istituzione regionale sulle rive della Laguna, ritirerà uno splendido Cavallo in oro zecchino a 24 carati, che rappresenta una miniatura di disegno praticamente identico al solenne quadrupede che accoglie pubblico e artisti all’ingresso della Rai in viale Mazzini a Roma. Il premio fa seguito a quello conferito, sempre nell’anno in corso nel primo trimestre, dalla medesima giuria d’onore facente capo al dottor Sileno Candelaresi e, nel ruolo di presidente onorario, all’onorevole Mario Baccini, i quali avevano deliberato al Professor Beppe Ghisolfi l’assegnazione del Leone d’oro alla carriera per l’alto impegno pluridecennale nel campo in particolare dell’educazione finanziaria con una proiezione oramai solidamente internazionale.
Il Cavallo d’oro – come è evidenziato nella lettera che ne annuncia l’attribuzione con delibera protocollata lo scorso 2 settembre – si sostanzia in un Premio speciale alla carriera finalizzato in maniera espressa al settore della Comunicazione e che, come tale, ha inteso suggellare, con il formato di una sorta di “Oscar”, un cursus honorum che ha distinto il Banchiere internazionale e scrittore con un curriculum cinquantennale da giornalista e direttore prima radiofonico, poi televisivo e quindi della carta stampata, e nello stesso tempo come docente di teoria e metodo dei mass media presso le belle arti e, da trent’anni, come divulgatore finanziario presso più generazioni di studenti, a partire dalla sua Fossano per giungere a una platea sovranazionale di scolaresche, istituzioni e associazioni: la famosa “cattedra itinerante” come nel 2019 ebbe a definirlo il Presidente della Associazione bancaria italiana Antonio Patuelli del quale Ghisolfi è storico amico e collaboratore.
Il Professor Ghisolfi è attualmente il riconfermato rappresentante dell’Italia nel consiglio di amministrazione dell’istituto mondiale delle casse di risparmio, in sigla WSBI, che nel più recente congresso plenario di Parigi ha approvato, sotto la presidenza del collega spagnolo e amico Isidro Fainé, un documento conclusivo nel quale viene accordata priorità all’educazione finanziaria come strumento strategico nell’era dell’economia digitale e dell’emergenza post pandemica, energetica e bellica in atto.