+Europa presenta i suoi candidati cuneesi alla presenza di Riccardo Magi
Il deputato, attuale presidente nazionale del partito di Emma Bonino e candidato a Torino, ha sostenuto i candidati cuneesi. “Nel nostro programma europeismo e politiche pensate per i giovani” ha dichiarato il deputato romano.
Si è tenuta questa mattina presso il Bar Sillano di Corso Nizza la presentazione dei candidati cuneesi di +Europa per le prossime elezioni politiche del 25 settembre. Un evento che ha visto protagonisti gli stessi candidati, vale a dire per la Camera dei Deputati Flavio Martino, Alice Depetro, Sabatino Tarquini e Alexandra Casu e per il Senato Marco Filippa e Dante Anderlini e due ospiti di prestigio, giunti a Cuneo appositamente per l’occasione: Silvja Manzi, ex presidente dei Radicali Italiani e ora nel direttivo di +Europa e il deputato Riccardo Magi, attuale presidente del partito di Emma Bonino, entrambi candidati a Torino. A moderare l’incontro il Segretario dell’Associazione Radicali Cuneo Filippo Blengino.
Tutti gli intervenuti hanno sottolineato quanto sia cruciale il voto del prossimo 25 settembre. In ballo c’è il futuro dell’Italia e soprattutto dell’Europa, in uno scenario politico globale nettamente peggiorato rispetto a quello del 2018, con la Russia e la Cina in mano a dittature pericolose per la stabilità globale e gli Stati Uniti desiderosi di vedere indebolito il peso politico dell’Unione Europea. Il primo intervenuto è stato Flavio Martino, che ha sottolineato come sui media non sia data ai lettori la possibilità di “conoscere per deliberare”, per citare l’ex Presidente della Repubblica Luigi Einaudi. Una responsabilità che, più che ai semplici giornalisti è da addebitare agli editori e in particolar modo al servizio pubblico, assolutamente anti-democratico nel raccontare la campagna elettorale in corso, con meno dell’1% degli spazi di TG e trasmissioni che si concentrano sul programma del partito di Emma Bonino. Una “vergogna” contro la quale lo stesso Martino, seguito a ruota da tutti gli altri candidati presenti, si impegnerà in un lungo sciopero della fame “a staffetta” nelle prossime settimane e fino al voto. “Il problema riguarda soprattutto il pubblico senior, che non è pratico nell’uso dei social e di internet e che molto spesso non sa nemmeno che ci siamo anche noi perché dai telegiornali non sente parlare di +Europa e di tutte le sue iniziative” ha concluso il candidato alla Camera.
L’intervento di Alice Depetro si è invece soffermato principalmente sulla vastità e la completezza in termini di rappresentatività che il programma di +Europa porta con sé, secondo lei l’unico partito in grado di rappresentare davvero tutte le categorie. Tarquini e Casu, invece si sono concentrati rispettivamente più sul confronto con le “ipocrisie dei partiti di destra”, cui si contrappone la coerenza nel corso del tempo di una politica come Emma Bonino e sul fatto che il programma di +Europa sia orientato verso il futuro e verso i giovani, in una visione politica a lungo termine e non per salvare il salvabile nell’immediato. Quasi interamente dedicato alle politiche di genere, punto cruciale nel programma di +Europa, è stato invece l’intervento di Dante Anderlini che ha dichiarato, visibilmente commosso, come “Non bisogna più accontentarsi dei Pride. La comunità LGBT deve godere degli stessi diritti di tutti gli altri, dato che è sottoposta agli stessi doveri”. Per ultimo, tra i candidati cuneesi, è intervenuto Filippa, che, da insegnante, si è concentrato sulle politiche scolastiche del partito.
Hanno infine preso la parola i due ospiti. Silvja Manzi ha posto in apertura l’accento sulla straordinarietà dei candidati cuneesi, che ha definito “un unicum” nel panorama politico locale per proposte portate avanti e capacità di argomentare nei loro interventi. Ha poi sottolineato l’assurdità di queste elezioni e l’onestà della proposta di Emma Bonino: “Di fronte a promesse assolutamente inattuabili da parte di quasi tutte le altre forze politiche +Europa non propone bonus che non fanno altro che aumentare il debito pubblico, ma si propone di fare tutto ciò che si può con le risorse che ci sono. Il risultato del 25 settembre per molti è già scritto, ma non è così. Ogni voto può fare la differenza per non far andare al governo i partiti spalla di Putin, che hanno sconsideratamente fatto cadere un governo che stava facendo molto bene a pochi mesi dalla sua naturale conclusione”. Dello stesso avviso anche Riccardo Magi, che ha sottolineato come la Lega non abbia mai sconfessato la propria alleanza politica con “Russia Unita”, il partito di Putin e come in una condizione di parità di trattamento mediatico, certi esponenti dei partiti che hanno fatto cadere il governo Draghi, avrebbero perso la faccia, senza più la possibilità di candidarsi e di ambire ad incarichi di governo. La sua riflessione si è poi spostata sull’europeismo: “La Meloni in questa legislatura ha proposto per ben due volte una riforma costituzionale che desse il primato al diritto nazionale su quello europeo ed internazionale. Questo rappresenterebbe la fine del mercato unico e l’impossibilità di utilizzare, tanto per fare un esempio, i soldi del PNRR, di cui l’Italia è stata tra i primi beneficiari con oltre 200 miliardi di euro che hanno salvato centinaia di imprese italiane. Se c’è una possibilità per risollevarsi da questa situazione angosciante sotto ogni aspetto, quella risiede nella bandiera europea“. In ultimo Magi ha citato la grande attenzione di +Europa nei confronti dei giovani, con riforme quali la riduzione dell’acconto annuale IVA, la no tax area per i lavoratori fino ai 10mila euro annui e la decontribuzione per tutte le assunzioni under-35.