Aiuti economici alle donne che non abortiscono. Pro-Vita nei consultori
Via libera della commissione alla bozza di delibera che stanzia 400 mila euro per il 2022 destinati a progetti presentati da enti del Terzo settore per sostenere le donne incinte, anche economicamente, affinché scelgano di non abortire.
È stato dato parere favorevole in IV^ Commissione in Regione Piemonte alla nuova legge regionale n. 6/2022 che sostiene economicamente le associazioni antiabortiste.
Lo stanziamento è finalizzato ad azioni quali ascolto e consulenza nei presidi sanitari, permettendo ai comitati di entrare nelle strutture pubbliche e di dare “supporto alle donne in attesa per accompagnarle in una scelta individuale consapevole”; progetti di sostegno alle mamme sia di natura economica sia attraverso la fornitura di beni di prima necessità; percorsi di sostegno psicologico individuale e di gruppo e di accompagnamento di auto mutuo aiuto.
Il titolo è “Approvazione del criteri per l’accesso ai finanziamenti per la promozione e realizzazione di progetti di accompagnamento individualizzati finalizzati alla promozione del valore sociale della maternità e al sostegno delle gestanti e/o neomamme ed alla tutela della vita nascente da parte di organizzazione e associazioni operanti nel settore della tutela materno infantile e iscritti negli elenchi approvati dalle ASL e degli Enti gestori delle funzioni socio assistenziali competenti”
L’Assessore regionale alle Politiche sociali e dell’integrazione socio-sanitaria Maurizio Marrone ha precisato che la delibera è allineata alla previsione normativa attualmente in vigore e che le modifiche alla legge regionale sono state concordate con la Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Per l’attuazione del provvedimento saranno stanziati complessivamente 460 mila euro. I primi 400 per le attività sopra indicate, i restanti 60 mila andranno ai quattro soggetti gestori delle funzioni socioassistenziali individuati dalla delibera di Giunta 22-4914/2006 ossia i Comuni di Torino e di Novara e i Consorzi Cissaca di Alessandria e Csac (Consorzio Socio-Assistenziale) di Cuneo per interventi assistenziali.
Si sono espressi a favore i consiglieri di Lega Salvini Piemonte, Forza Italia, Fratelli d’Italia; sono invece contrari il Partito Democratico, il Movimento 5 Stelle, il Misto Movimento 4 Ottobre Frediani.
La deputata cuneese Chiara Gribaudo (PD) è intervenuta in merito: «In Piemonte la destra che governa la Regione ha scelto ancora una volta l’oscurantismo: 400mila euro alle associazioni ProVita per aiutare le donne che decidono di non abortire. Non bastava spalancare a queste organizzazioni conservatrici le porte delle strutture sanitarie. Sentivano il bisogno di fare altri 100 passi indietro nei diritti delle donne, calpestare la nostra libertà di scelta, costruire un meccanismo di pressione psicologica basato sul sostegno economico. Una sorta di “do ut des” che ti fa prigioniera delle difficoltà economiche».
Di parere opposto l’assessore regionale Maurizio Marrone (FdI): «Il lavoro che stiamo facendo in Piemonte ha già fatto parlare di sé in tutta Italia e sono orgoglioso che Fratelli d’Italia nel proprio programma elettorale abbia rinforzato questa posizione. Ora bisogna continuare a lavorare per tutelare il vero diritto di scelta delle donne».