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Christine e Tommaso si raccontano al Denina Pellico Rivoira di Saluzzo

24 ottobre 2022 | 08:55
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Christine e Tommaso si raccontano al Denina Pellico Rivoira di Saluzzo
Christine e Tommaso si raccontano al Denina Pellico Rivoira di Saluzzo
Christine e Tommaso si raccontano al Denina Pellico Rivoira di Saluzzo
Christine e Tommaso si raccontano al Denina Pellico Rivoira di Saluzzo
Christine e Tommaso si raccontano al Denina Pellico Rivoira di Saluzzo
Christine e Tommaso si raccontano al Denina Pellico Rivoira di Saluzzo

Alle 14 del 22 ottobre nel Padiglione B del Quartiere (ex caserma Mario Musso) in occasione della Festa del libro Antico e Medievale, l’Istituto Superiore Denina Pellico Rivoira ha messo in scena la lettura-spettacolo Christine e Tommaso si raccontano. Il Marchese di Saluzzo Tommaso III, vissuto alla fine del ‘300, autore del poema cavalleresco “Le chevalier errant”, e Christine de Pizan,  considerata la prima scrittrice professionista della storia, si sono incontrati negli stessi anni a Parigi dal momento che Tommaso si è servito della bottega di Christine per far realizzare le preziose copie del suo manoscritto.

I personaggi della rappresentazione hanno preso vita nei panni vestiti da alcuni studenti, Melissa Minetti ( IIIC RIM, Christine), Alberto Vizzone (VB AFM, Tommaso), Maddalena Boero (VC RIM, Anastasia), Elena Crespo ( IIIB AFM, Giovanna D’Arco), Alessandro Rosso ( IVC Made in Italy, Valerano), ma anche dall’insegnante Silvia Mate (Dame Connaissance), che ha curato la sceneggiatura e la regia con i colleghi Luigi Caputo e Giuseppina Bonardi. Hanno contribuito ad adattamento dei testi, musiche, luci, immagini, ricerche storiche, allestimento delle scene i proff Paolo Racca, Patrizia Isnardi, Nadia Cordero, Alessandra Colucci, Valeria Marchisio, Marta Tamagno. Coordinatrice del progetto la prof.ssa Giuseppina Bonardi.

I dialoghi, ispirati e tratti dagli scritti di Christine de Pizan stessa, erano ravvivati da battute e immagini che avevano l’obiettivo di rendere più incisivo il messaggio attraverso riferimenti all’attualità e ai grandi nomi delle donne che stanno facendo la storia, ma anche alle condizioni di maltrattamento e sfruttamento che devono subire altre donne, tema che emergeva già nei testi di Christine de Pizan (soprattutto in La città delle dame), una donna che ha scelto di mantenersi con il frutto del proprio lavoro e facendo valere i propri diritti in un’epoca, il Medioevo, in cui la figura femminile poteva sopravvivere dignitosamente solo se sposata.

Ecco i commenti a caldo dei protagonisti, ancora emozionati dopo il successo. La prof.ssa Bonardi, ideatrice dello spettacolo, creativa e appassionata: “Sono felice perché è un sogno che si realizza. Christine e Tommaso era un mio antico amore e il fatto di aver potuto condividerlo con le persone che mi sono vicine, gli studenti, i colleghi, ha portato a realizzare qualcosa di unico. Doveva essere uno spettacolo molto più serio, ma poi, insieme, lo abbiamo reso piacevole e allo stesso tempo divulgativo; ringrazio tutti.” La prof.ssa Silvia Mate, alla sua prima eccellente prova di regia: “I ragazzi hanno lavorato veramente molto, sono stati bravissimi; abbiamo fatto poche prove ma si è creato da subito un bellissimo gruppo, molto affiatato, con l’obiettivo di divertirsi e di portare in scena uno spettacolo che fosse interessante sia per il pubblico sia per gli attori.

Da regista posso dire che, nonostante i cambi di location durante le prove, siamo riusciti a gestire i vari spostamenti e i ragazzi hanno mostrato grande capacità di improvvisazione e di adattamento al palco, fatto non scontato.

Un grande lavoro di squadra.” Gli studenti sono entusiasti dell’esperienza. Melissa Minetti (Christine de Pizan): “Stupendo! Da rifare! Nonostante sotto il costume si muoia di caldo”. Alberto Vizzone (Tommaso III di Saluzzo): “Ci siamo trovati molto bene, è un bel gruppo, in poco tempo siamo riusciti  a preparare la scenografia, abbiamo lavorato sodo e spero che siamo riusciti a trasmettere un importante messaggio sulle donne”. Alessandro Rosso (Valerano): “Con un po’ di tempo in più avremmo potuto fare qualcosa di più grande, sarebbe bello realizzare altri eventi simili a questo”. Maddalena Boero (Anastasia): “Quest’esperienza mi è servita molto perché ho sempre desiderato recitare, il personaggio era in linea con la mia personalità.” Elena Crespo (Giovanna d’Arco): “Un’esperienza particolare perché non avevo mai recitato, ma bisogna sperimentare nuovi mondi!”. Un particolare ringraziamento al gruppo storico del Marchesato e all’associazione Amici di Griselda di Villanovetta per aver dato la disponibilità dei costumi e alla Signora Vanda Fantone per avere realizzato il costume di Christine.