Coldiretti Cuneo: “Bene il Ministero della Sovranità Alimentare”

24 ottobre 2022 | 18:00
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Coldiretti Cuneo: “Bene il Ministero della Sovranità Alimentare”

Con l’avvio del governo Meloni il dicastero delle Politiche Agricole cambia nome. Una nuova dicitura che piace molto ai vertici della sezione provinciale di Coldiretti.

Nel rivolgere i migliori auguri di buon lavoro al neo Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida e all’intero Esecutivo guidato da Giorgia Meloni, Coldiretti esprime apprezzamento per il cambio di nome del Dicastero delle Politiche agricole che, come da sua richiesta, assume la nomenclatura di Ministero dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare.

“Una scelta significativa – commenta Enrico Nada, Presidente di Coldiretti Cuneo – che rappresenta nei fatti un impegno concreto per investire nella crescita del settore, estendere le competenze all’intera filiera agroalimentare, ridurre la dipendenza dall’estero, valorizzare la biodiversità del nostro territorio e garantire agli italiani la fornitura di prodotti alimentari nazionali di alta qualità”.

La pandemia prima e la crisi energetica ora, sottolinea Coldiretti Cuneo, hanno dimostrato la centralità del cibo e l’importanza di garantire l’autonomia alimentare del Paese in uno scenario globale segnato da distorsioni commerciali, accaparramenti e speculazioni, che ogni giorno mettono a rischio gli approvvigionamenti.

“Ottimizzare l’impiego dei fondi del PNRR e ammodernare la rete logistica, difendere i 35 miliardi di fondi europei per l’agricoltura, combattere l’etichetta Nutriscore, l’arrivo del cibo sintetico in tavola e gli accordi internazionali sbagliati che penalizzano il Made in Italy, ma anche fermare l’invasione di cinghiali e realizzare un piano invasi per garantire acqua in tempi di siccità: questi gli impegni che ci aspettiamo dal nuovo Esecutivo” afferma il Presidente Nada.

“In prima battuta è essenziale intervenire al più presto sui rincari dell’energia – conclude Fabiano Porcu, Direttore di Coldiretti Cuneo – che mettono a rischio una filiera centrale per le forniture alimentari delle famiglie”.