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Dopo 42 anni forse a conclusione la questione Agorà – Piazza Costituzione a Cuneo

3 ottobre 2022 | 11:30
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Dopo 42 anni forse a conclusione la questione Agorà – Piazza Costituzione a Cuneo
Piazza della Costituzione

Su ennesima interpellanza del consigliere Ugo Sturlese, l’assessore Spedale dichiara che il 21 luglio scorso è stato sottoscritto l’atto che regolarizza i rapporti tra il Comune di Cuneo e la società Eurofim Immobiliare

Nell’ultimo consiglio comunale di Cuneo si sono affrontati molti argomenti di particolare interesse. Tra questi una interpellanza del consigliere Ugo Sturlese che fa parte della minoranza e del gruppo civico “Cuneo per i Beni comuni”, sulla annosa questione del complesso immobiliare denominato Agorà e su Piazza della Costituzione e Via Luigi Einaudi.
“Argomento estremamente complesso e importante che interessa il complesso di caseggiati su Piazza della Costituzione denominato Agorà, 100 mila metri cubi e 300 alloggi per un giro d’affari di milioni” sottolinea il consigliere che prosegue: “La vicenda va avanti da quarant’anni ed è un esempio di cattiva amministrazione e rapporti opachi tra amministrazione comunale e costruttori. Ho fatto un esposto alla Corte dei Conti e alla Procura della repubblica di Cuneo in merito”.

L’argomento controverso è la consegna delle opere di urbanizzazione da parte dei costruttori al Comune di Cuneo. Senza questo atto formale, il comune non può concedere l’abitabilità ai proprietari di immobili e autorimesse e i locali non sono commerciabili. “Le inadempienze – continua il consigliere Sturlese – lasciano aperti dubbi circa i diritti di abitabilità in possesso ai condomini, con possibile perdita di valore degli immobili stessi. Il progetto fu presentato nel 1980, approvato nel 1983, con una variante nel 1993. Da trent’anni siamo a una discussione che non ha termine. Avevamo già sollevato alcune critiche all’atto notarile tra Eurofim e Comune nella scorsa consiliatura. Oggi le proprietà non sono ancora state accatastate e all’Agenzia delle Entrate il terreno risulta ancora agricolo, mentre gli edifici sono stati realizzati da anni. C’è poi anche la questione della Dimar e dell’agibilità dei parcheggi pubblici di quell’area”.
L’assessore Alessandro Spedale ha ammesso che c’è stato “un percorso decennale che ha portato la società Eurofim Immobiliare e il Comune ad una verifica finale per valutare gli standard urbanistici dovuti per questo intervento secondo quanto normato dalla convenzione e dagli atti di impegno”.

“Sono stati dismessi e resi pubblici – continua l’assessore – più di 17.000 metri quadri e sono state trasferite diverse aree e passaggi pedonali diventati ad uso pubblico. Inoltre la società cederà a breve dei locali che sono al piano interrato del complesso Agorà. Una variante in corso d’opera ha allungato i tempi, ma allo stato attuale l’iter si è concluso il 21 luglio 2022 con una stipula per la cessione di questi immobili”.
“Inutile star qui a fare la battaglia navale con i numeri di particelle catastali: sono disponibile e anche gli uffici del settore urbanistica del comune lo sono per gli approfondimenti che il consigliere Sturlese vorrà fare”.
In replica, Sturlese ha detto che “è scontato che non si può essere soddisfatti per un iter che dura da quarant’anni” e che “anche il rogito notarile non fa cenno a quello che vediamo dal 2008 ossia la costruzione dove si svolge il mercato del sabato e la edificazione su Via Einaudi che fino a questo atto pubblico del 21 luglio era inesistente con implicazioni anche fiscali”.