Il finlandese di origine kosovara Pajtim Statovci ha vinto il Premio Lattes Grinzane

Lo scrittore Pajtim Statovci, nato in Kosovo ma ormai da anni in Finlandia, ha ricevuto ieri pomeriggio al Teatro Sociale “Busca” di Alba il Premio Lattes Grinzane 2022 con il romanzo “Gli invisibili” edito da Sellerio e tradotto da Nicola Rainò.  A decretare la sua vittoria sono stati i 400 voti delle 25 giurie scolastiche (ventiquattro in Italia e una ad Atene). La cerimonia è stata condotta da Alessandro Mari.

La motivazione parla dello “sprofondare di un uomo nella violenza della guerra del Kosovo” ma anche di un innamoramento di Miloš, serbo, e Arsim, albanese, a Pristina, città divisa dall’odio razziale, religioso, omofobo. Quando scoppia la guerra, Arsim è costretto a scappare con moglie e figli. Miloš, disperato, trasforma il suo desiderio frustrato, negato, sminuito, in rabbia e disprezzo e si arruola nell’esercito serbo. A questo punto le due voci di questo romanzo ricchissimo di significati metaforici si allineano nel descrivere una catabasi, senza risalita. Miloš si perderà nelle tenebre del ricordo della sofferenza inflitta e subita. Arsim divenuto un violento, verrà espulso dal Paese dove era rifugiato e tornerà a cercare il compagno, che non ha mai dimenticato.

Oltre a Pajtim Statovci, erano in gara Auður Ava Ólafsdóttir (Islanda) con La vita degli animali (Einaudi), Simona Vinci con L’altra casa (Einaudi), Jesmyn Ward (Usa) con Sotto la falce (NN Editore) e C Pam Zhang (Cina/Usa) con Quanto oro c’è in queste colline (66thand2nd).

Claudio Magris, che ha ricevuto il Premio Speciale Lattes Grinzane, attribuito ogni anno a un’autrice o autore internazionale di fama mondiale, ha tenuto una lectio magistralis su come nascono i suoi romanzi.

Oltre alla giuria degli studenti, il premio viene scelto da una Giuria Tecnica presieduta da Gian Luigi Beccaria, e composta da Valter Boggione, Vittorio Coletti, Giulio Ferroni, Loredana Lipperini, Alessandro Mari, Laura Pariani, Lara Ricci e Bruno Ventavoli.