Chiara Gribaudo su congresso PD: “Pochi giovani e donne. Attendo cambiamenti”

25 novembre 2022 | 10:00
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Chiara Gribaudo su congresso PD: “Pochi giovani e donne. Attendo cambiamenti”

La deputata dem si astiene nella direzione nazionale e tira le orecchie al proprio partito e al Segretario Enrico Letta sulle modalità di scelta dei parlamentari e del comitato costituente. “Questo comitato nasce male” ha sostenuto.

Nella giornata di domani, sabato 26 novembre, si aprono in tutta Italia le mobilitazioni in vista del congresso del Partito Democratico che avrà il compito di eleggere il nuovo segretario del partito dopo la rinuncia di Enrico Letta. Un congresso che è stato presentato come un vero e proprio cambio di rotta dell’intera classe dirigente del partito, che, almeno sulla carta, dovrebbe rivoluzionare i propri organici.

Si è espressa in proposito anche Chiara Gribaudo, deputata cuneese del PD, membro della direzione nazionale, che su Facebook ha tracciato un bilancio della situazione attuale del suo partito, con parole di allontanamento da molte scelte attuate negli ultimi mesi e annunciate per il futuro. Ecco le sue parole.

Da sempre sono abituata a usare parole di verità, quello stesso approccio trasparente che il Segretario Enrico Letta ci ha chiesto di utilizzare in questa fase costituente. Proprio per questo oggi, nel mio intervento in Direzione, ho voluto fare un po’ di chiarezza sulla composizione del comitato costituente. Credo ci sia stata una mancanza di trasparenza. Capisco non sia facilissimo trovare un criterio e capisco che tutto si possa sistemare in corso d’opera, ma sono troppo pochi gli under 40, tra cui, per giunta, è stata esclusa ancora una volta una donna, la più giovane dei cosiddetti “reggenti” dei GD. E poi, parliamo della scelta dei parlamentari: una composizione avvenuta con un criterio poco comprensibile, che non è stato né discusso né votato in assemblea. Un conto è scegliere chi ha avuto funzione importante nella storia del nostro partito, un altro è scegliere con un criterio non illustrato, di cui non sappiamo niente e mai votato, nemmeno in una Segreteria mai convocata. Addirittura chiediamo criteri ai territori (tra cui il sorteggio) e invece il resto rimane opaco”.

In conclusione del suo post, la Gribaudo ha spiegato la sua decisione di non votare: “Ho deciso di astenermi e non ho votato contro perchè il Segretario ha già chiarito che saranno necessari dei cambiamenti. Li attendo. Fatto sta che questo comitato nasce male: veniamo dalla pessima esperienza delle pluricandidature, e il problema è sempre lo stesso: non si tiene mai conto di quello che si viene votato negli organismi dirigenti e non va bene”.