Ex questore di Cuneo smantella organizzazione “taxi del mare”
Emanuele Ricifari è adesso a capo della questura di Caltanissetta
Forse a qualcuno dei lettori questo nome non dirà nulla ma Emanuele Ricifari è stato fino all’ottobre 2020 questore di Cuneo, per poi tornare nella “sua” Sicilia e per la precisione a Caltanissetta.
È notizia dei giornali di oggi di un’operazione denominata “mare aperto” che è stata condotta proprio dalla squadra mobile della polizia di Caltanissetta di cui è capo il dottor Ricifari. In questa operazione sono 18 le ordinanze di custodia cautelare, 11 per tunisini e 7 per italiani, 12 in carcere e sei ai domiciliari, per associazione a delinquere finalizzate al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. È stato smantellato un vero e proprio “servizio taxi” con imbarcazioni – alcune rubate – che partivano dalle coste siciliane per raggiungere la Tunisia e fare immediatamente rientro con il carico di migranti.
«Per la polizia è un risultato di grande valore che dimostra che il tema merita grande attenzione, scevra da posizioni preconcette e ideologiche» è il commento del questore di Caltanissetta.
Possiamo davvero parlare di “taxi del mare” e non sono quindi le ONG i taxi del mare, ma queste organizzazioni criminali italo-tunisine con motoscafi velocissimi che trasportano immigrati del paese nordafricano alle coste siciliane in meno di 4 ore, incassando, secondo la polizia, oltre 60mila euro a viaggio.