Le classi quinte del Bonelli in visita al Memoriale della Divisione Alpina Cuneense

Mercoledì 2 novembre erano presenti ben centoventi alunni, accompagnati da alcuni insegnanti
Cuneo. Anche quest’anno la prima uscita delle classi quinte del Bonelli è dedicata alla storia: per ricordare in modo concreto la giornata dedicata all’Unità Nazionale ed alle Forze Armate, che cade il quattro del mese di novembre, e per approfondire la conoscenza della prima guerra mondiale appena trattata, gli alunni dell’ultimo anno sono stati accompagnati dai loro insegnanti a visitare la mostra permanente sul conflitto del ‘15-18, che contiene reperti della prima e della seconda guerra mondiale e decine di piastrine di Alpini caduti nella Campagna di Russia, donate negli anni dalle famiglie, a testimonianza di quanti giovani, ahimè, partirono per l’Italia e non fecero più ritorno.
La ricorrenza del quattro novembre non è stata presa a caso: è un momento importante della storia italiana e della nostra civiltà, una grande occasione per dedicare un pensiero a tutti coloro che hanno combattuto e sono morti per la patria, per la libertà e per la democrazia e per esprimere un sentimento di riconoscenza nei confronti delle Forze Armate, che da secoli si prodigano per difendere i nostri valori di civiltà e di democrazia.
Ad accogliere gli studenti c’era l’intero staff del Memoriale, molti alpini e volontarie che, a titolo puramente gratuito, si prodigano per tenere aperta la struttura e portare avanti la memoria storica nella nostra provincia.
Quest’anno hanno fatto anche gli onori di casa il Maggiore del 2° Reggimento Alpini, Salvatore Caffiero e la dirigente del Bonelli, prof.ssa Maria Angela Aimone, che ha preceduto le classi al “Memoriale”, per dar loro una solenne accoglienza e che ha assistito alla cerimonia, molto emozionante, dell’alza bandiera.
La mattinata è poi stata divisa in due momenti: una parte storica, legata al racconto dei fatti e degli avvenimenti storici veri e propri della
Ad aiutare l’immaginazione è stata anche la presenza di molti reperti e strumenti bellici, provenienti da una collezione privata, che hanno suscitato stupore e molta curiosità. I ragazzi sono rimasti colpiti dall’esposizione dei pezzi d’artiglieria realmente utilizzati ed appartenuti ad altri giovani come loro, ma meno fortunati. Vedere e toccare quegli oggetti hanno permesso loro di comprendere meglio ciò che i libri raccontano, ma non spiegano…, così tutti hanno capito come la pace sia realmente un bene da difendere e da apprezzare con tutte le proprie forze, perché non è un bene scontato.
La seconda parte della mattinata è stata dedicata alla visita vera e propria delle sale espositive, in cui gli studenti sono stati accompagnati a piccoli gruppi per vedere meglio la ricostruzione di una trincea, l’infermeria e molti altri ambienti bellici.
“E’ stata un’esperienza molto interessante – ha commentato l’alunna Gjergji Klaudia, 5° A SIA – perché vedere di persona le ricostruzioni delle trincee, i sistemi di comunicazione usati nel conflitto, la ricostruzione dell’ospedale da campo e tutto l’abbigliamento utilizzato, è stato toccante e sono sicuro che quanto sentito stamattina mi resterà impresso per il resto della mia vita”.
“Queste sono vere