Nuovo centro commerciale, Cuneo Mia: “si apra riflessione sul consumo di suolo”
Interpellanza del consigliere comunale Claudio Bongiovanni
Cuneo. Consdierata la costruzione del nuovo centro commerciale nella zona davanti alla caserma dei vigili del fuoco e della polizia stradale, il consigliere comunale Claudio Bongiovanni ha presentato nei giorni scorsi un’interpellanza per chiedere al sindaco e all’assessore comunale di aprire una riflessione sul consumo di suolo.
La questione che l’esponente del gruppo «Cuneo Mia» chiede sia affrontata nel prossimo consiglio comunale di lunedì 19 e martedì 20 dicembre riguarda il consumo del suolo pubblico e più precisamente l’area compresa tra corso De Gasperi, via degli Artigiani e via Cascina Colombaro, una zona individuata dal piano regolatore come «ambito di trasformazione per attività».
Il consigliere Bongiovanni constata «l’enorme consumo di suolo che continua a essere realizzato a causa delle previsioni sovradimensionate del piano regolatore vigente» e spiega che «nella zona citata dovrebbe essere in previsione la costruzione di un nuovo centro commerciale».
È sua opinione che «non si vuole e non si può, purtroppo, andare contro queste opere», ma è intenzione del suo gruppo consiliare aprire una riflessione a livello politico, sollevando il tema del consumo di suolo, poiché «continuando ad andare avanti in questa direzione per inerzia il problema non viene affrontato» e «i centri commerciali nei paesi dove sono nati per primi, nord America in particolare, negli ultimi anni cominciano ad essere “cattedrali nel deserto” abbandonate. La causa è dovuta principalmente alla riconversione degli acquisti generata da colossi come Amazon, accentuatasi ancora di più con la pandemia, dando luogo a un nuovo sistema di economia».
Per questi motivi chiede alla Sindaca Patrizia Manassero e in particolare all’Assessore competente di prendere in seria considerazione la possibilità di ridurre in tempi brevi il consumo di suolo sul territorio di Cuneo e procedere senza indugio ad una revisione dell’attuale Piano regolatore in tal senso, nonché «di avviare al più presto un censimento di tutte le aree occupate da capannoni e costruzioni simili che risultano inutilizzate».