La Messa nel doppio tunnel di Tenda per celebrare Santa Barbara
L’altare è stato addobbato con composizioni floreali, luci colorate e decorazioni natalizie e hanno partecipato le maestranze e i tecnici impegnati nei lavori, oltre a varie autorità
Ieri, domenica 4 dicembre, si sono ritrovati in 150 nel Tunnel di Tenda, a circa un chilometro dall’imbocco italiano, nella intersezione tra vecchia e nuova galleria, per partecipare alla Messa in onore di Santa Barbara, la martire cristiana patrona dei pompieri ma anche dei minatori e degli architetti. La celebrazione, officiata da Don Flavio Luciano. è stata organizzata dal sindaco di Limone Piemonte Massimo Riberi e dal Consorzio Edilmaco, che nel 2020 ha ripreso i lavori interrotti dopo lo scandalo, concluso con cinque condanne in primo grado, del primo cantiere del raddoppio del traforo.
L’altare è stato addobbato con composizioni floreali, luci colorate e decorazioni natalizie e hanno partecipato le maestranze e i tecnici impegnati nei lavori, oltre a varie autorità come i vertici di Anas e del consorzio di imprese che costituisce Edilmaco, e poi i sindaci di Limone e di Tenda, Jean Pierre Vassallo e il presidente Aci Franco Revelli. Era presente anche il senatore Giorgio Maria Bergesio.
I lavori nelle gallerie continuano senza sosta per riuscire ad aprire il transito entro ottobre 2023 come da crono-programma. Venerdì 2 dicembre si era svolta su questo tema a Nizza la Conferenza Intergovernativa Italia – Francia. In proposito il vice ministro del Ministero Infrastrutture e Trasporti (Mit) Edoardo Rixi (Lega) aveva dichiarato: «I lavori nel cantiere del Colle di Tenda proseguono regolarmente e non sono previste interruzioni. Per adeguare il costo dei lavori in variante in Francia sono stati accordati altri 10 milioni di euro e sono certo che riusciremo a ripristinare il collegamento internazionale rispettando il crono-programma. Un obiettivo del Governo che vigilerà sul rispetto dei tempi. La prossima settimana incontrerò i vertici di Anas per raccordare gli impegni presi in questa sede».
Rimane il problema del ponte sul Rio della Cà, non ancora appaltato, dal lato francese. Anche qui ci sono assicurazioni da parte dell’assessore regionale Marco Gabusi (FI) e del senatore Giorgio Maria Bergesio (Lega), quest’ultimo, come detto, presente alla messa, i quali hanno dato alla stampa una dichiarazione uguale: «Se le condizioni meteo o altri eventi imprevedibili dovessero rallentare il cantiere, si sta prevedendo un “piano B” che consenta di utilizzare sostanzialmente la viabilità di cantiere e mantenere ottobre 2023 come data di apertura dell’itinerario stradale».
La galleria “storica” è già stata svuotata di tutti gli impianti e della segnaletica e proseguono i consolidamenti propedeutici all’allargamento; il tunnel avrà le stesse dimensioni di quello nuovo e sarà percorribile per l’estate del 2025.
Sul tunnel nuovo rimangono ancora 620 metri di scavo e si pensa di terminare entro fine marzo o inizio aprile. Poi sarà necessario realizzare impianti e raccordi e tutti si dicono sicuri che sarà rispettato il termine di ottobre 2023. In ogni caso, con il piano “B” , come detto, il transito potrà riprendere in «modalità provvisoria» con la viabilità di cantiere. Il ponte sulla frana del Rio della Cà, con una campata unica lunga 70 metri, sarà costruito dal consorzio Edilmaco risparmiando sui tempi lunghi di una eventuale gara internazionale di cui erano circolate voci da tutti smentite.
Dopo la celebrazione religiosa le maestranze del cantiere, insieme ai vertici di Edilmaco, hanno festeggiato al ristorante Ange Blanc di Limonetto.