Traforo Armo-Cantarana: la Confartigianato ci spera ancora
L’organizzazione si è fatta promotrice di un appello, insieme con i sindaci di 64 comuni del cuneese e imperiese, per chiedere l’inserimento quale “opera prioritaria” per le regioni Piemonte e Liguria
Sono passati quasi tre anni da quella domenica, 19 gennaio 2020, che vide a Pieve di Teco una grande “convention” per lanciare il traforo Armo-Cantarana, strategico per potenziare la Statale 28, arteria che collega la Valle Tanaro all’Imperiese. Erano presenti i due presidenti di Piemonte e Liguria, Alberto Cirio e Giovanni Toti, nonché i vertici del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, i presidenti degli enti camerali di Cuneo e Imperia e tanti sindaci delle due aree confinanti. Poi la pandemia e quel progetto ha continuato a rimanere solo un progetto.
Eppure sarebbe utilissimo soprattutto oggi, senza il Tenda e la Valle Roya, perché potrebbe servire come valida alternativa al percorso obbligato di A6 e Savona che si deve percorrere per raggiungere la provincia di Imperia e la Francia.
L’attuale tracciato che collega Cantarana ad Acquetico si sviluppa su 13 km tortuosi e un tempo di percorrenza di mezz’ora. L’opera ridurrebbe il percorso a 9,3 km che si percorrerebbero in appena sei minuti. Un’opera che conta 7 viadotti e 8 gallerie, compreso il traforo lungo 3 km. Un’opera che richiederebbe oltre trecento milioni.
Confartigianato Imprese di Cuneo e di Imperia tornano sull’argomento e si fanno promotori di un appello ai comuni, 33 per la provincia di Cuneo e 31 per la provincia di Imperia, affinché firmino una richiesta di inserimento del traforo quale “opera prioritaria” per le regioni Piemonte e Liguria.
L’idea è nata in occasione dell’inaugurazione della sua nuova sede zonale a Ceva, alla quale avevano partecipato i presidenti della provincia di Cuneo Luca Robaldo e Imperia Claudio Scajola e il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio. Quel giorno tutti concordarono che il traforo Armo-Cantarana è strategico per facilitare un più funzionale collegamento tra le due Regioni, apportando benefici sia all’economia che alla popolazione, contribuendo anche dal punto di vista della sostenibilità ambientale.
«Da troppi anni – dichiarano in una nota congiunta Luca Crosetto, presidente di Confartigianato Imprese Cuneo e Donatella Vivaldi, presidente di Confartigianato Imprese Imperia – i nostri territori attendono quest’opera che agevolerebbe in modo tangibile il traffico economico e turistico tra le due regioni. Chiediamo quindi una seria presa di coscienza da parte delle Regioni Piemonte e Liguria della necessità di dare avvio al progetto inserendolo a pieno titolo tra le opere prioritarie previste nei loro piani di finanziamento».