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A Sancto Lucio de Comboscuro c’è “Journ di Rei – Epifania 2023”

4 gennaio 2023 | 13:15
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A Sancto Lucio de Comboscuro c’è “Journ di Rei – Epifania 2023”

Ritorna in scena lo spettacolo di Sergio Arneodo, Lou Pan Crousà, con Lou Teatre Coumboscouro, Henno de Rose. Ouverture per pianoforte di Bruna Sorba

Nella vasta produzione teatrale di Sergio Arneodo, ci sono alcuni drammi pastorali che, pur richiamandosi a temi e ambientazioni usuali, si mantengono attuali, rigenerandosi proprio grazie al divenire del tempo. Tra queste c‘è senz’altro “Lou pan crousià”, un “concept” come si direbbe oggi, una tra le migliori intuizioni che il suo genio ci ha lasciato. È proprio questo testo, con le musiche che lo hanno accompagnato nel 1988, che il Teatre Coumboscuro e gli artisti che ruotano attorno ad esso, hanno scelto per ricordare e celebrare il “Magistre” Arneodo nel decimo anno dalla sua scomparsa.

“Lou pan crousià” è la storia di Vincén, del suo ritorno da un lontano “mas” / fattoria della Crau al borgo natale. Un viaggio estenuante, viaggio clandestino con il pericolo della neve. Al contrario ci sarebbero mille ragioni per rimanere laggiù, il suo lavoro di “rafi” – garzone – con le tremila pecore, i rapporti consolidati nel tempo con le persone che vivono in quella fattoria. Ma la ragione che fa decidere Vincén ad intraprendere l’avventura più terribile, ad attraversare il colle battuto dalla valanga è quella promessa fatta al padre morente: posare sull’altare della messa di mezzanotte “lou pan crousià”. Ma vi è una seconda ragione: la sua casa in quei giorni si è trasformata in un vero natale, quello del primo figlio, e la moglie Annéto con la nuova creatura lo stanno aspettando.

lou pan crousià

Il pane sacrale. L’incisione della croce sulla forma del pane è pratica utile alla lievitazione, diffusa in molti paesi. In quelli di fede cattolica affonda le radici nelle tradizioni più antiche, un misto di leggenda e miracolo, legate alla benedizione di Santa Chiara, in cui l’imposizione delle mani della santa rivelò, sulla superficie dei pani, il simbolo della croce. Per i nostri montanari la croce è simbolo di pena, viatico per povere genti, che fino a tempi non lontani, “passaven la bercho”, cioè, valicavano i cresti dei monti per emigrare in Provenza, nella speranza di conquistare il pane, quel pane che con il disperato lavoro sulla terra natìa spesso non riuscivano ad avere. “Lou pan crousià” ci presenta, forte, il tema dell’emigrazione, come nella più stretta attualità, o come succede dai tempi più antichi – visto che i migranti fanno parte da sempre della storia dell’uomo. In questa vicenda, nel dramma dell’emigrazione, c’è il punto d’unione di valori spirituali e culturali che dalla terra d’origine il montanaro, l’uomo, porta con sé in una diversa dimensione, talvolta disperdendoli, talaltra conservandoli in maniera ossessiva, con fare al limite della gelosia. Anche qui una lucida anticipazione dei tempi negli scritti di Sergio Arneodo.

Produzione lunga un anno. L’idea del Centre Prouvençal Coumboscuro è quella di rielaborare continuamente, per la durata di tutto il 2023, cogliendo l’occasione delle diverse collaborazioni con artisti di casa ed ospiti esterni. Il 6 gennaio prossimo, sarà la volta del compositore / pianista Bruno Sorba a cui è stata data carta bianca per l’elaborazione di una “ouverture” che somma e rilegge le pagine musicali del “Lou pan crousià”.  Appuntamento rinnovato, dunque, a Coumboscuro per il Journ di Rei 2023. Benvengù!